Approvato solo ora il bilancio di previsione
Il bilancio previsionale della Provincia approvato evidenzia ancora una volta un quadro economico inadeguato a garantire i servizi essenziali a causa del perdurante problema di sostenibilità nel medio – lungo periodo.
Nonostante si registri qualche ‘apertura’ sul versante dei lavori pubblici e del turnover del personale, lo Stato continua a non avere la sufficiente attenzione verso questa istituzione e, tra l’altro, continua nel pesante prelievo di risorse a titolo di contributo per il risanamento della finanza pubblica.
Contributo inferiore agli anni precedenti ma che si assesta nel presente previsionale 2018 in euro 15.438.397,77. Oltretutto tali ‘prelievi forzati’ dello stato centrale, purtroppo, si traducono nell’inasprimento fiscale dei tributi di competenza dell’ente provinciale elevati ormai ai massimi livelli: valga come esempio, l’imposta provinciale di trascrizione IPT nella misura massima del 30% che rappresenta il 50,51% delle entrate tributarie della Provincia o, ancora, la RC auto con un’aliquota del 16% che equivale al 38,73% delle citate entrate dell’ente di piazza dei Caduti.
E continuando a rimanere sui numeri, fra le entrate extatributarie vi sono gli utili da società partecipate ormai conferite a Ravenna Holding con dividendi distribuiti nell’anno 2018 riferiti all’anno precedente pari ad euro 574.500,00 ma in diminuzione rispetto agli utili percepiti direttamente dalla Provincia nell’anno 2015 (822.399,009) e nel 2016 (694.673,00).
Un altro capitolo ‘corposo’ per le casse dell’istituzione di piazza dei Caduti riguarda le sanzioni in materia di violazione del codice della strada (autovelox) con una previsione di entrata pari a 4.960.000,00 euro di cui 200.000,00 provenienti dai Comuni non sempre rispettosi dei tempi nei dovuti trasferimenti alla Provincia.
Quella delle multe, insomma, è una cifra considerevole ma correttamente va ricordato come una parte di queste sono ascrivibili al fondo crediti di dubbia esigibilità per ben 1.500.000,00 euro (corrispondente al 31% dell’importo dei verbali), cifra quasi raddoppiata rispetto all’assestato 2017 di 800.000,00 euro. A tal proposito sarebbe interessante capire rispetto alle contravvenzioni emesse, di fatto, quante di queste andranno a buon fine!
La situazione complessiva, in definitiva, prolunga l’agonia della Provincia il cui futuro non appare certo roseo con investimenti ridotti al lumicino e sforzi elevati per la manutenzione di scuole e strade. Questo governo continuerà ad essere sordo come quelli precedenti?
Gianfranco Spadoni
consigliere “Civici” Provincia di Ravenna