14.634,89 lo stipendio di un senatore

Di Maio: tagliamo agli ex

di Arrigo Antonellini



Dicesi sia bene, prima di fare, dare l’esempio.


Di Maio ha deciso che occorre tagliare a chi c’è stato prima, agli “altri”. Vanno puniti!

Poi che si aprirà un infinito contenzioso sulla retroattività, sui diritti acquisiti, è noto.

Come ovviamente sarà per le pensioni d’oro dove per di più si aprirà una fase di “lavoro”, ricerca, ricalcolo, che costerà tempo, tanto e quindi costi….anche dei tribunali, ovvio.

Nessun problema invece per una delibera della Camera e del Senato che stabilisca che si possa servire il Paese in Parlamento con un terzo del denaro che ora diamo a Di Maio e agli altri mille, con le nostre tasse.


Sarebbero dieci milioni di euro all’anno per le nostre tasche, “mei che gnit” senza voler “punire” invece altri, decisamente meno doloroso.  


Sarebbero oltre cento milioni di euro l’anno, “mei che gnit”, ora i parlamentari ce ne costano più di duecento milioni, più i costi di funzionamento.


Certo che la democrazia costa, ma ora ci governa chi lotta contro i privilegi, sarebbe un ottimo inizio anche fare in modo che tra 5 anni, siano non più della metà.


Non è facile sentirsi dire che oggi i privilegi della politica sono cancellati da un politico, Di Maio, cui ogni mese noi diamo 14mila euro.

Arrigo Antonellini

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