Il loto si racconta ogni giorno
di Paolo Caroli
…………..Ho sempre con me l’inseparabile Canon.
Attraverso la fotografia cerco di far parlare le immagini, esaltando di
questo fiore ogni dettaglio.
Così ho scoperto un mondo surreale, quasi metafisico, e nel “clic”, in ogni scatto
ponderato, meditato, ho trovato la chiave d’ingresso nell’impalpabile, dove i colori
si succedono, impercettibili, a sé stessi.
E’ una sequenza affascinante di attimi, e i fiori di loto raccontano la loro storia
mutante.
Palla di fuoco irrompe festoso tra i rami e il laghetto è lì, ancora assonnato e silenzioso.
L’aria sa di energico odore di erba tagliata, pizzica e arriccia le narici, e il prato
verdeggia luccicante di rugiada.
Ecco allora il cinguettio scanzonato di merli e merle, sono cori saltellanti, note pizzicate,
vivaci accordi che si confondono nel pentagramma del mondo.
E così quasi ogni mattina, di ritorno da un buon caffè gustato in piazza, mi fermo al parco.
E’ importante che giunga lì, è indispensabile.
Questo fiore, tra la chiarità evanescente dei petali e la magica indefinitezza del profumo,
è uno speciale, perenne divenire danzante.
E il laghetto nel suo sottile sciabordio, troneggia illuminato col saluto festoso di tanti amici.
E’ commozione per il cuore e gioia per la vista…………..
Paolo Caroli