Roberto Bordini compie l’exploit ad Alpi 4000.

Per i suoi settant’anni

di Paolo Caroli




Il lughese Roberto Bordini, iscritto al Pedale Bianconero, ha festeggiato così i suoi primi 70 anni.



Il 22 luglio ha partecipato al circuito Alpi 4000, una Randonnèe, corsa ciclistica tra le più dure al mondo, che ha toccato 3 nazioni(Italia,Francia e Svizzera) per un totale di1.518 km, con un dislivello di 21.162 metri(Monte Bianco,Gran Paradiso, Cervino,Pizzo Bernina) da compiere in 140 ore, circa 6 giorni in sella.

450 i partecipanti da tutto il mondo, molti over 70,Roberto Bordini, non nuovo a queste imprese come iron man in passato, ha compiuto l’exploit in 136 h. e 32 minuti, classificandosi 396°.

Questi dati tecnici spiegano che è una corsa massacrante, una prova di resistenza sia fisica che mentale, una vera sfida con sé stessi, pedalando quasi ininterrottamente di notte, occhi fissi sull’asfalto illuminato dalla propria dinamo e incuranti del freddo e di giorno scalare le vette innevate,tra scenari mozzafiato. 

E scommettere che ce la puoi fare anche con l’aiuto di un po’ di fortuna, occorre però dosare bene le proprie forze, se vuoi compiere la grande impresa. Dormire poi 2 ore per notte su uno stuoino, passare 15 poste di controllo, mangiare in silenzio un piatto di maccheroni,o di pennette o una insalata di riso, e inforcare la bicicletta guardando sempre avanti, indifferenti alla stanchezza perché non c’è tempo per pensare.

Ha avuto qualche contrattempo. E’ caduto al km.1.000, senza conseguenze, poi c’è stata la rottura definitiva del forcellino al Passo Palade, Val di Non al km. 1.380, è stato aiutato da una generosa persona del posto che gli ha trovato un meccanico subito disponibile.
C’è ancora tanta solidarietà. 

“Negli ultimi 300 km. ho avuto problemi al collo, non riuscivo a tenere la testa alta, ho stretto i denti, non ho minimamente pensato di mollare.” 

450 partecipanti dunque, sono uomini, atleti, combattenti, i gladiatori sulle due ruote, che non si fermano a nulla, e sfidano l’impossibile, spronati dall’obiettivo di portare a termine l’impresa , costi quel che costi.

Col sorriso sulle labbra e braccia al cielo, l’urlo liberatorio al traguardo. 

Bisogna essere un po’ folli, quella sana “follia” che ti porta oltre l’ostacolo, oltre l’invalicabile.
Alla fine “s’a da fare”, E compiuta l’impresa si sentono appagati, realizzati, sono i nuovi eroi moderni, gli invincibili. Roberto Bordini ha festeggiato così i suoi primi 70 anni, genera commozione, tenerezza, simpatia, stupore in questa sua sana “follia”, spronato da tanto “ottimismo” che è poi il sale della vita, per dirla alla Tonino Guerra. 

Questo risultato eccezionale gli dà diritto di pre-iscriversi alla grande corsa Parigi-Brest-Parigi,del prossimo anno, e la storia continua. 

Alla prossima cronaca.



Paolo Caroli

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