Riceviamo da Davide Aleotti di Per La Buona Politica e pubblichiamo
Leggere i periodici aggiornamenti del Documento unico di Programmazione, la guida alle strategie dell’amministrazione Ranalli, alla sezione dedicata alle politiche di decentramento e partecipazione è oramai sconfortante soprattutto perché dobbiamo constatare il protrarsi del ritardo nella stesura del nuovo regolamene delle consulte di decentramento.
Assessorato e uffici comunali competenti avrebbero dovuto predisporlo a Novembre 2017 e presentarlo entro marzo Marzo,ma ancora tutto langue.
Mesi fa come gruppo consiliare del movimento Per la Buona Politica accettammo su richiesta del gruppo consiliare del Pd di congelare un nostro ordine del giorno con il quale intendavamo impegnare la giunta nell’intraprendere un percorso virtuoso di confronto con la comunità lughese, frazioni quartieri e società civile, per la revisione degli istituti di partecipazione e decentramento.
Eravamo convinti, ed oggi lo siamo ancor di più, che fosse necessario ed urgente superare istituti di partecipazione modellati su schemi antichi, intesi purtroppo come cinghie di trasmissione della volontà della giunta dall’alto verso il basso, ed approdare a modelli di democrazia deliberativa che valorizzino il contributo delle comunità e dei cittadini nelle decisioni dell’amministrazione.
Crediamo indispensabile che il nuovo regolamento rafforzi l’aspetto fondamentale della funzione ” decentramento ” ovvero che le consulte debbano PROMUOVERE, FAVORIRE, VALORIZZARE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI E SOPRATTUTTO GARANTIRE NEL PROPRIO AMBITO TERRITORIALE L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INFORMAZIONE E DI CRESCITA.
Inoltre le Consulte devono poter formulare indicazioni e proposte per la formazione degli orientamenti e delle scelte dell’Amministrazione e non , come oggi, essere coinvolte successivamente alle determinazioni già adottate.
Emblematico il caso del nuovo campo da calcio di Lugo Sud, che ha visto l’amministrazione prendere decisioni importanti ed impegnative dal punto di vista economico coinvolgendo solo marginalmente la consulta di quartiere (dopo un sollecitazione del nostro gruppo consiliare) e ignorando completamente la consulta dello sport.
Dobbiamo amaramente constatare che la nostra apertura di credito, dettata dalla volontà di avviare un processo decisionale veramente super partes, è stata mal riposta. La mancanza di uno strumento regolativo aggiornato che vada in contro alle esigenze della comunità è inaccettabile, e ci duole prendere atto che quasi un intero mandato non è bastato per focalizzare MEGLIO i principi di autonomia e decentramento stabiliti dalla Legge Regionale.
Non sappiamo quando il nuovo regolamento approderà in consiglio comunale, di sicuro verrà discusso nel periodo meno adatto, la volontà di ricandidarsi comunicata dal sindaco Ranalli ha di fatto aperto la campagna elettorale, e temi delicati come questi sono suscettibili di strumentalizzazioni.
Prima di prendere decisioni su questi temi auspichiamo un ampio confronto con i cittadini e le comunità. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale a guida PD non cerchi di depotenziare o irrigidire gli strumenti di partecipazione, magari intimorita dalla minor presa che il partito di maggioranza ha su fette sempre più ampie dell’elettorato. Se cosi fosse sappia gia da subito che troverà la nostra più ferma opposizione.
Davide Aleotti
Consigliere Comunale Gruppo per la Buona Politica
Nessun cenno alla necessità che i membri delle consulte siano scelti dai cittadini e non dai partiti e liste civiche?
ana