Riceviamo e pubblichiamo

Pesa quasi sette etti. Settecento grammi di programmi, foto, curriculum, nomi, date, testi critici e testi cantati, poetici e no.
È il “catalogo” di Purtimiro, finalmente disponibile alla sua terza edizione, un bel volumetto di centosettantotto pagine con grafica pulita e notevole leggibilità grazie alla scelta di un carattere chiaro ed elegante.
Uno strumento di consultazione e di approfondimento abbastanza indispensabile per poter godere pienamente dei diciotto appuntamenti che costituiscono il festival Purtimiro, alias le “Feste musicali intorno all’opera barocca” in programma quest’anno dal 27 settembre al 14 ottobre. Poter disporre dei testi cantati è essenziale per la migliore fruibilità di opere barocche di così rara esecuzione, se non addirittura assolutamente sconosciute, come è stato il caso dell’opera in due atti Arminio ascoltata domenica scorsa per la prima volta in epoca moderna, del compositore modenese (ma attivo a Vienna) Antonio Maria Bononcini, creata per la corte viennese sul bellissimo testo del librettista-poeta nativo di Vignola Pietro Antonio Bernardoni.
Il catalogo di Purtimiro, che sulla verde copertina riporta l’ormai celebre scatto fotografico baroccheggiante di una bella ragazza dallo sguardo enigmatico che offre un pomo d’oro, contiene tutti i programmi dettagliati del festival, tutte le biografie, le foto dei protagonisti e l’elenco analitico dei quasi cento artisti che vi sono coinvolti, tutti i testi cantati in lingua originale e loro traduzione italiana, ma soprattutto diciotto pregevolissimi saggi critici di presentazione a cura del musicologo bolognese Carlo Vitali: si tratta di testi particolarmente ricchi di date e di riferimenti storici, ma di facile lettura.
In molto casi addirittura di divertente lettura: la penna di Vitali è arguta e ironica, mai pesante o didascalica. Anche i titoli di ogni saggio sono particolarmente curati, alcuni addirittura sorprendenti come quello dedicato alla serenata haendeliana Aci, Galatea e Polifemo, “Stalking in Arcadia”, o quello decisamente cinico dedicato all’oratorio Ester, liberatrice del popolo Ebreo di Alessandro Stradella chie chiuderà il festival, che recita: “Prove generali di genocidio”. Insomma, un vero e proprio libro da collezione che arricchirà la biblioteca di ogni appassionato di musica o di storia del teatro e della cultura cittadina. Il volume è in vendita a quindici euro presso la biglietteria del Teatro Rossini di Lugo.
I biglietti per i concerti e le opere di Purtimiro vanno da 9 a 32 euro e sono in prevendita sul sito www.vivaticket.it o presso il botteghino del teatro, tel 0545 38542, info@teatrorossini.it. Programma dettagliato su www. purtimiro.it.
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