Parlo di Juventus ovviamente

Ma non della squadra, non di Ronaldo ma di Andrea Agnelli.
Già nel 2014, dopo aver vinto il terzo scudetto consecutivo alcuni soci si erano lamentati chiedendo durante un’assemblea degli azionisti perché la società non inseguisse sul mercato nomi importanti.
Pare che fu in quell’occasione che Andrea Agnelli rispose sottolineando come i tempi per certi acquisti non fossero maturi ma assicurando che continuando il percorso di crescita intrapreso fin dal suo arrivo, nell’arco di cinque anni la Juventus avrebbe potuto acquistare anche un calciatore forte come Cristiano Ronaldo, riferendosi al portoghese come uno dei migliori al mondo.
Adesso, dopo soli quattro anni dopo, CR7 è davvero un giocatore bianconero: ci sarà tempo per discutere se sarà stato un affare vero, forse soltanto il tempo potrà dare una risposta insieme al campo, da sempre unico giudice nel calcio e che ci dirà se il portoghese, dopo aver raccolto da avversario gli applausi dello Stadium in seguito a un gol di rovesciata entrato nella storia, saprà farlo anche da protagonista, alzando quella Champions League da tempo obiettivo primario della Juventus.
Ma certo è che la profezia di Andrea Agnelli si è avverata: Cristiano Ronaldo veste il bianconero, spartiacque tra la vecchia Juventus, che ha dovuto pazientemente e faticosamente crescere, e quella nuova, ambiziosamente proiettata verso un futuro nell’elite del calcio europeo.