Sabato prossimo 27 ottobre alle 14,30. Riceviamo e pubblichiamo

Siamo lieti di questo percorso di catechesi per i genitori il sabato a cadenza quindicinale. Abbiamo iniziato con un po’ di timore e pudore ma certi che era la strada giusta da seguire, proprio perché da tempo ne sentivamo la necessità.
E così ogni incontro ci ha sempre lasciato aperta una finestra, un dialogo che non finiva al momento di ritirare nostra figlia dal catechismo, ma continuava la sera, la mattina dopo, con gli amici, con i colleghi…In questo percorso, abbiamo ricevuto il dono e il beneficio di ascoltare i racconti di tante persone che nella vita soffrono per i figli, per la salute, per le loro famiglie.
E mi sono sempre chiesta come mai il Signore abbia pensato che io fossi davvero così meritevole da raccogliere i racconti di queste persone che sono state e sono davvero sotto la croce.
A questo si somma l’esperienza di due grandi eventi vissuti l’estate scorsa ma, nella limitatezza della mia vita straordinariamente ordinaria e poco speciale, non sono convinta nemmeno ora di essermi meritata di condividere quelle esperienze che, però, non mi lasciano più. E per questo mi interrogo…
A sedici anni pensavo che la vita grandiosa fosse quella di un cantante rock che scrive canzoni che tutti ascoltano in ogni parte del mondo e ascolteranno anche quando non ci sarà più.
Ora credo che la grandiosità della vita si sperimenti anche in una lucciola accesa nel palmo della mano, ovvero in una vita umile e autentica, di gioie e dolori, di errori e di scuse, ma accesa e desta.
MICHELA