Mi raccomando sempre carichi, non mollate mai!

Luca e Sara si raccontano alla classe 4F dello Stoppa 
di Giovanni Baldini


L’idea di una testimonianza sulla disabilità in 4F l’ha avuta Sara Donati, nostra ex allieva dei Servizi Socio-Sanitari, la quale si è proposta ed è stata subito accettata dal consiglio di classe, rappresentato alla prima ora dalla prof. Chiara Pirazzini.



In pratica, sono state due ore (le prime due di sabato 20 ottobre), nel corso delle quali Sara e il suo fidanzato, Luca Pipicella, si sono raccontati non a ruota libera ma sul tema “Musica e disabilità”. Luca e Sara, disabili motori, stanno insieme dal 19 febbraio scorso: otto mesi e un giorno. Si può proprio dire «Galeotto fu quel corso di montaggio-video». 

Eh sì, perché i due ragazzi si conobbero a Imola, la città di Luca, per un corso di formazione. Luca aveva già delle competenze in materia, ma decise ugualmente di iscriversi. Un segno del destino: non l’avesse fatto, non avrebbe avvicinato la persona «che, più di tutte, mi ha aiutato a scoprire le zone meno conosciute di me stesso». 

E’ stato un fluire di emozioni, di stupore nell’assistere a quante cose una persona svantaggiata in partenza possa riuscire a fare con la giusta tenacia e determinazione. Luca Pipicella è un artista. Sulla Rete è conosciuto come “Luca Blues Man”. Nel 2017 ha inciso in sala di registrazione il suo primo album “Io sogno”, acquistato dai proff. della 4F, sette brani più un “bonus track” di 2 minuti, ossia un brano frutto del contesto musicale della sala di registrazione. 

Il prossimo 31 ottobre, egli sarà in piazza della Libertà a Bagnacavallo, per un concerto, insieme al suo chitarrista, il 63enne Daniele Cristofori «molto più grande di me … Io me li scelgo così perché sono più affidabili dei miei coetanei».

Da diciassette anni Pipicella (origini calabresi) fa musica. Si autodefinisce «un coverista di Edoardo Bennato», ossia uno che si rifà allo stile dell’autore de “Il gatto e la volpe” ma aggiungendo qualcosa di suo «perché ciascuno di noi – ci tiene a puntualizzare – è unico». Nel 2006 ebbe la fortuna di conoscere il suo idolo e da allora i due sono in contatto. «Edoardo ha fatto gli auguri alla mia ragazza, Sara, alla vigilia del suo esame di stato, a luglio scorso». 


A proposito di Sara: in anteprima il giovane bluesman ci ha fatto ascoltare il brano “Bella come sei” (3’15’’) dedicato alla donna amata: non s’é vista la differenza con i brani più professionali! Su Youtube è presente con alcuni brani fra i quali “Chissà come” (488 visualizzazioni) o “Abilissimi protagonisti”, il brano/video col quale ha conquistato la sua Sara, oggi afona e quindi parlava con la voce di Luca.

Nell’ultima parte è venuta fuori la coscienza civile del giovane ventitreenne imolese: ha preparato una App “Handiamo” con la quale i disabili possono conoscere le barriere architettoniche delle città nelle quali viviamo. Non è mancato neppure il racconto di quella volta che un gruppetto di teppistelli lo apostrofò con «Guarda che c’è un handicappato di m….» e lui che si rivolse alle Forze dell’Ordine.

Ha chiuso la magica mattinata la base di “Hallelujah” di Leonard Cohen, sulla quale Luca ha suonato l’armonica a bocca. La prof. di Inglese, Valentina Pasquali, seguiva parole e note dal monitor del suo portatile, non senza lacrimucce.

«Mi raccomando: sempre carichi, non mollate mai!» il suo messaggio di commiato ad un evento che ancora una volta ci ha insegnato che c’è sempre bisogno di smontare pregiudizi e stereotipi sui diversamente abili. 


Giovanni Baldini

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