
Ore 17.30 – S. Messa celebrata dal Vicario Generale don Alberto Brunelli
Ore 18 – Intervento di on. Pierluigi Castagnetti
C’è un punto di partenza comune nell’itinerario di Moro e Zaccagnini: la fede, essere un cristiano vero, senza integralismi, perché ambedue credono nell’autonomia della politica nei confronti della fede e sentono forte il rapporto con la società civile.
Moro conosce Zac fin dagli anni della FUCI, lo incontra negli anni 1938/1940 a Ravenna, ne conosce il pensiero, l’esperienza religiosa, le profonde radici cristiane, la sua forte laicità ed autonomia come laico cristiano in politica.
Ambedue hanno conosciuto Giovanni Battista Montini, il Papa che ha vissuto i drammi del XX secolo, le guerre mondiali, i sistemi totalitari, le tensioni nella Chiesa del post-concilio, il terrorismo.
Giovanni Battista Montini, Aldo Moro, Benigno Zaccagnini si sono anche ritrovati insieme a rivivere l’angoscia del Cristo nel Getsemani.
Quest’anno è il 40° della morte di Aldo Moro, il 29° di Zaccagnini, ma è anche l’anno della canonizzazione di Papa Paolo e questa può essere l’occasione propizia per riflettere su questi testimoni soprattutto in questa stagione nella quale i partiti si disfano e si ricompongono, dove le ideologie sono in crisi e dove gli uomini della politica rischiano di non avere alcun ancoraggio e fanno dubitare che la politica sia prima di tutto la costruzione della città dell’uomo.
Centro Studi Donati
L’incontro è organizzato dal Centro Studi Donati con ACLI, Associazione Benigno Zaccagnini, Azione Cattolica, CIF, CISL, Confcooperative