
Dopo il primo incontro alle Cappuccine, dedicato alle testimonianze d’archivio, oggi, mercoledì 28 novembre alle 21 presso la chiesa del Suffragio di Bagnacavallo andrà in scena Corpi in guerra, secondo e ultimo appuntamento del progetto curato da Bottega dello Sguardo e Comune di Bagnacavallo e dedicato alla Grande Guerra, nel centenario della sua conclusione.

Gli attori Massimiliano Speziani e Daniele Gaggianesi, con Renata M. Molinari della Bottega dello Sguardo, racconteranno frammenti della Grande Guerra, in dialogo con le riflessioni di Renato Serra e i documenti raccolti da Enzo Forcella e Alberto Monticone in Plotone di esecuzione (Laterza, 1998).
Si parlerà di numeri, documenti, sentenze, vite sospese fra la normalità della quotidianità e l’emergenza della guerra, con le sue nuove verità, le sue leggi, i suoi tribunali. Di fronte alla mole delle sentenze e al peso delle indagini e argomentazioni dei tribunali di guerra, ci si interrogherà sulle conseguenze che la sospensione dei valori e delle regole della vita civile determina nello sguardo e nelle vite dei suoi attori.
«Davanti a noi sfilano schiere di giovani che hanno visto la propria vita spezzata, prima ancora che dalla sentenza dei tribunali e dalle azioni belliche, dalla chiamata alle armi – spiegano i curatori del progetto. – Una chiamata che corrisponde, quasi sempre, a uno sradicamento: sradicamento rispetto alla vita di ogni giorno, alle abitudini quotidiane, al sapere, al saper fare, di corpi giovani e diversamente sapienti, ridotti ora alla sola funzione di soldato. In trincea si afferma, prepotente, lo scarto fra il saper fare in tempo di pace e il dover fare in tempo di guerra. Il corpo dell’attore cerca di raccontare il corpo del soldato, un corpo che sembra diventare oggetto di pertinenza esclusiva della guerra, quando le sue manifestazioni più intime, i suoi impulsi e sentimenti primari – la paura, la nostalgia, la stanchezza – sono oggetto di valutazione e sanzioni. Ma è ancora il corpo a riscoprire dolorosamente il sentimento della fratellanza, il senso di appartenenza a una comunità umana più alta, o semplicemente più elementare e capace di naturale compassione. E, nell’intimità forzata della trincea si affaccia, prepotente, il bisogno di scrivere, la necessità di dire e la possibilità di raccontare.»
La chiesa del Suffragio è in via Trento Trieste a Bagnacavallo.
Ingresso libero.
È consigliata la prenotazione.
Informazioni e prenotazioni: info@labottegadellosguardo.it