“Lugo Dona” ci qualcosa in più!

Riceviamo da Roberto Drei e pubblichiamo

“ Con l’arrivo del Natale, tornano sotto al Pavaglione i mercatini “Dona”, previsti per sei giornate: sabato 24 e domenica 25 novembre; sabato 1, 8, 15 e 22 dicembre dalle 10 alle 19.
Anche quest’anno, infatti, le Logge del Pavaglione si popoleranno con le tradizionali bancarelle natalizie dell’artigianato che offriranno tante idee per i regali di Natale e varie specialità di stagione provenienti dalla cucina romagnola, oltre a castagne, vin brulè, formaggi, salumi, vini e liquori. 


I mercatini “Dona” sono organizzati dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Lugo.”

Questo il testo del comunicato leggibile sul sito del comune di Lugo e finalizzato a pubblicizzare l’iniziativa dei mercati 2018 di Lugo Dona.


Sabato 1 dicembre, ho fatto un giro sotto le logge del Pavaglione per guardare le bancarelle presenti e la merce esposta.

La prima considerazione che mi sento di fare è relativa alla presenza dei visitatori.


Lugo Dona registrava una scarsa presenza di visitatori e se mancano i visitatori, per attrarre i quali i mercatini sono organizzati, forse è il caso di cominciare a porsi qualche domanda inerente la validità della iniziativa, così come da qualche anno viene riproposta.

La seconda, è una conseguenza della prima e riguarda la qualità dell’offerta al pubblico.


Crediamo veramente di attrarre persone da fuori Lugo per acquistare un po’ di bigiotteria natalizia, qualche salume, un formaggio, o un po’ di vin brulé?

Possibile che non si riesca ad elaborare, insieme ai commercianti del centro storico, un progetto capace di qualificare l’offerta dei mercatini, considerato che se i mercatini attraggono visitatori da fuori ne hanno un vantaggio anche i negozi del centro?

Servono nuove idee, occorrono progetti studiati e condivisi, in primis, dagli operatori ed attuati dalla amministrazione comunale, servono amministratori capaci di promuovere il dialogo e di ascoltare.


Bisognerebbe capire, una buona volta, che le nozze con i fichi secchi non sono mai una soluzione.

Sarebbe sufficiente andare un po’ in giro, guardare cosa fanno gli altri e, credo, qualche buona idea potrebbe saltare fuori.

Roberto Drei
Consigliere comunale per la Buona Politica

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