Riceviamo da Tiziano Conti e pubblichiamo

C’era qualcosa di surreale nella scena della manovra approvata al Senato tra le proteste e i cori, nel pieno della notte tra venerdì e sabato scorso.
Ecco, quell’invincibile armata che si era presentata, prima sui balconi e poi davanti ai giornalisti e all’opinione pubblica giurando che quel 2,4% non sarebbe stato intaccato neanche di un millesimo, sfottendo i membri della commissione, dal Presidente ubriacone al commissario anti-italiano, alla fine si è piegata alle leggi della convivenza europea.
Il motivo è semplice: quando fai parte di una squadra, o tutti hanno un obiettivo comune o la squadra va a fondo. Anche Allegri quando vede che un giocatore in panchina può essere più utile al successo finale, lo mette dentro e toglie uno degli undici dal campo.
Da sempre nella vita, non si può stare in un gruppo e tifare per l’avversario!
Quindi, via all’operazione mediatica – per coloro che sono più distratti – in cui il 2,4 diventa 2,04 (introducendo un nuovo concetto: zero vale zero). E soprattutto via alla corsa contro il tempo per riscrivere il tutto in forma ridotta, salvando il salvabile e quanto si poteva delle due misure “di bandiera”: reddito e quota 100. Il resto è cronaca, le urla e gli strepiti al Senato, le occupazioni simboliche dell’aula e il voto finale.
Se un simile spettacolo inglorioso fosse stato messo in scena dalla maggioranza dell’anno scorso, 5stelle e Lega in questi giorni avrebbero sparato a palle incatenate dalle piazze contro un governo arrogante e incapace, che prima fa lo sgarro e poi si fa dettare la manovra da Bruxelles. Invece succede ora, e la principale forza di opposizione – causa prima del successo elettorale dei suoi avversari – ha perso da tempo ogni contatto con le piazze.
Il PD rischia di finire come il Partito Repubblicano degli anni ’80: quello che dice le cose giuste, ma poi trova ascolto solo alla Banca d’Italia, nei vertici degli investitori finanziari, a Washington. Tra l’altro anche negli USA non si sa più come la pensino. Proprio lunedì scorso con un tweet hanno abbattuto Wall Street.
Il principale elemento di consenso per l’attuale maggioranza – fragile nei contenuti e forte nel sostegno popolare – è proprio l’assenza di alternative.
Ringrazio Enrico Mentana e il suo editoriale su Open, fonte di notevole ispirazione per il mio articolo.
Tiziano Conti