L’agitazione della polizia locale

La replica dell’Assessore del Comune della Romagna Estense


Il sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi, referente per la Sicurezza dell’Unione della Bassa Romagna, replica a quanto affermato a mezzo stampa dal Sulpl provinciale in merito al tema della sicurezza e gestione della Polizia locale.



“Il Comando della Polizia locale della Bassa Romagna, responsabilmente, non ha accolto le continue richieste di un esiguo numero di agenti: richieste pretestuose che avrebbero messo in crisi il buon andamento dell’intera attività – riepiloga il sindaco Daniele Bassi -. Questo non è tenuto minimamente in considerazione dal sindacato, che dunque ignora la complessità del servizio, nonché le esigenze operative a cui vogliamo e dobbiamo far fronte”.

“Non è vero che non vi sia stata occasione di confronto – prosegue il sindaco Bassi -. Il processo di riorganizzazione che ha portato alla piena attuazione di nuclei specialistici, nonché di pattuglie congiunte tra i vari presidi per evitare che gli agenti dovessero operare da soli, si è concretizzato nel 2015. L’organizzazione del Comando è strutturata per poter garantire ogni giorno, per 365 giorni all’anno, un minimo di due pattuglie serali, cosa non scontata anche in comandi con dotazione ben superiore di personale: può ovviamente accadere che eventuali assenze del personale, ad esempio per malattia, non consentano di coprire i servizi preventivamente programmati. Infine, ricordo che proprio per ascoltare le esigenze del personale è stato istituito un tavolo di confronto composto da tutte le rappresentanze sindacali e in cui vengono affrontati anche i temi specifici del corpo di Polizia locale. Questo tavolo ha anche prodotto un soddisfacente accordo sull’applicazione del contratto nazionale a livello decentrato”.

“Il Sulpl, infine, sostiene che il controllo con telelaser sia una forma di controllo repressiva – conclude il sindaco Bassi -.; la Polizia locale della Bassa Romagna lo effettua con personale in divisa e con le modalità previste dalla legge e sono gli stessi cittadini a richiederlo con l’obiettivo di far rispettare le regole: ci dissociamo completamente da chi sostiene che questa forma di controllo, ben diversa dall’utilizzo di velox fissi costantemente attivi, sia da ritenersi repressiva. È bene ricordare inoltre che le pattuglie il più delle volte operano con il targa system, strumento simile al telelaser, che serve invece a individuare chi circola senza assicurazione o senza revisione, o addirittura veicoli rubati, dunque con mezzi potenzialmente pericolosi per la sicurezza altrui”.

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