Ma lo sguardo troppo al passato
Per me il più bello dei 65 festival che ho visto, sentito, ma troppi volti segnati dal tempo che erano nella mia memoria decisamente diversi, troppe canzoni del passato.
Quindi troppa autocelebrazione di se stesso.
Una felice sorpresa i tanti giovani che l’hanno visto e sotto questo aspetto bello che abbiano conosciuto e sentito del passato, del quando loro non c’erano.
Ma a noi “meno giovani” piace l’oggi, le canzoni di oggi, i cantanti giovani, non ci divertiamo troppo a guardarci indietro.
Comunque io sono già orfano del Canto dei Cantici di ieri, un capolavoro del primo degli italiani viventi, Benigni.
Arrigo Antonellini