Una scelta coerente

Le dimissioni di Ranalli dal Comune della Romagna Estense

Lo dice Ranalli al Corriere Romagna.

“Che ne sarà dell’Unione ora che il Sindaco di Lugo non ha nessuna delega?”

“Lugo – risponde Ranalli -rimane importante, è stata una scelta coerente. Ora serve un percorso per recuperare questo strappo, ma non devo essere il solo a volerlo”. Non voglio nessuna delega finchè non ci saranno le condizioni per un riavvicinamento”.

Italia Viva l’hanno criticata duramente, la invidiano o vogliono correggerla? 


“Vogliono indebolire la mia figura, ma non è un disegno solo dei renziani, c’è anche un pezzo del PD, qualcuno che “soffre” la mia coerenza. Dietro tutto questo c’è un suggeritore, nemmeno troppo occulto; una volontà precisa di restringere il campo dei politici locali, soprattutto quando hanno un certo consenso. I soliti giochi di poetere”.

Concludiamo con i Pooh del 1990, “Uomini soli”


La politica è fatta di solitudine. Va fatta in maniera collettiva ma poi la responsabilità di prendere quella determinata decisione ricade su una singola persona che spesso poi si sente – o è lasciata – sola. Io per attitudine cerco di fare gruppo, ma questa condizione può lasciare l’amaro in bocca, quando si torna a casa non c’è nessuno ad aspettarti. Qui devi fare i conti con la tua solitudine con la quale impari a convivere. Talvolta diventa un elemento di forza, molto più spesso un grande punto interrogativo e ti chiedi se vale la pena andare avanti.”

I romandioli, ma i lughesi soprattutto, vorrebbero però conoscere i tempi del percorso per recuperare lo strappo del loro isolamento nel Comune della Romagna Estense.


ana

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