Dal tema politico a quello Istituzionale, la Legge
Rimane aperto ormai da mesi il dato politico delle dimissioni del Sindaco di Lugo dalla Presidenza dell’Unione a pochi mesi dalla sua nomina ed ora dell’assenza del Comune Capoluogo dal voto sulle delibere che assume la stessa Unione.
Aperto perchè nè Ranalli, nè il partito cui appartiene, hanno voluto far sapere ai lughesi e ai romandioli tutti, le ragioni prima delle dimissioni, poi dell’assenza.
Ora finalmente però si inizia a prendere in mano le norme, le leggi, dal momento che si tratta di un’Istituzione, e con un rilevantissimo ruolo deliberativo, addirittura di tutte le funzioni in carico ai Comuni e trasferite appunto all’Unione e le sue delibere hanno valore cogente sulla vita dei romandioli.
Silvano Verlicchi di Per La buona Politica ha presentato un’interpellanza in merito.
“Il presidente dell’Unione, ora Eleonora Proni sindaco di Bagnacavallo – scrive Verlicchi – affida ai singoli componenti (e quindi anche a Ranalli) il compito di sovrintendere ad un particolare settore di amministrazione o a specifici progetti, come stabilisce il comma 2 dell’articolo 22 dello statuto dell’Unione”.
“Ciò ovviamente implica – spiega Verlicchi – che ogni Sindaco debba avere una delega e nessuno dei componenti possa decidere di non averne, perchè tale condizione comporta l’uscita del Comune di Lugo dall’Unione”
“La suddivisione delle deleghe è il presupposto che sta alla base dell’esercizio associato delle funzioni pubbliche, esattamente come previsto dagli articoli 3 e 10 della Carta europea dell’autonomia locale – precisa poi la capogruppo Roberta Bravi – e il Comune di Lugo non può esimersi dal partecipare alle politiche che quella Giunta è chiamata a definire, approntare ed eseguire nell’interesse di tutti i suoi 103.000 abitanti”.
“Rifiutandosi di farlo – aggiunge – un sindaco contravviene agli impegni assunti nei confronti dei cittadini che rappresenta e dai quali è stato eletto. Nessun cittadino può essere ignorato ed escluso da queste importanti scelte”.
Hanno valore legale le delibere assunte in assenza di un Comune a sottoscriverle?
Del tema si occupa anche il direttore de “l Piccolo”, il settimanale della Diocesi di Faenza.
“Il Sindaco di Lugo non sembra sia minimamente preoccupato di doversi giustificare. Lascia anche perplessi il fatto che nessun altro sindaco si senta in dovere di chiedere notizia di Ranalli e del suo atteggiamento” – scrive il giornale – “Sembra quasi fosse una strategia conosciuta fra gli addetti ai lavori e magari pure condivisa”.
“Certamente – continua Donati – Ranalli ha un dovere morale e un dovere politico cui non può sottrarsi a lungo. Di certo le sollecitazioni non mancano, quindi staremo a vedere per quanto tempo ha deciso di tenere tutti con il fiato sospeso. E ovviamente perchè”.
Arrigo Antonellini