Foto e Parole

Mina
di Paolo Caroli


Aspettando il risveglio anticipato ormai alle porte della collina, dopo
l’incontro della settimana scorsa con Aurora ecco Mina.


Il fascino del Parco del Loto si racchiude anche in questo: fa vivere
incontri particolari. Lontano dalla folla, lontano dalla vita frenetica, lontano
dai rumori, lontano dalle brutture di ogni tipo.
Il lago anche oggi è piatto e sa di pace.
Tre coppie di germani scivolano silenziosi, sembra un quadro uscito dal
pennello di un pittore macchiaiolo di altri tempi.
In mezzo al verde il lago riverbera di luce, il sole è uscito dalla sua latitanza e
si specchia nell’acqua che respira silenziosa.
Lungo il sentiero incontro un signore che spinge un passeggino. E’ la terza volta
che incrociamo gli occhi e ci salutiamo, e abbozziamo un sorriso.
Ha lo sguardo sereno nella sua barba bianca e corta.
Sul passeggino c’è una cagnolina nera con due barbigli bianchi che partono da
ambo i lati della bocca. Il suo nome è Mina. E’ una signorina anzianotta di 15 anni
e sta in piedi sopra un morbido cuscino.
Ha occhi dolcissimi, il padrone ha la stessa intensità del suo sguardo quasi fossero
in simbiosi. Traspare una sensazione di tenerezza, percepisco il profumo di un
amore ricambiato. Questo signore la porta quasi tutti i giorni a spasso col passeggino
per farle prendere una boccata d’aria, non può camminare troppo, ha le zampe
malferme tra artrosi ed età avanzata.
La passeggiata è quasi guardinga, sta attento schivando ogni buca, rami rotti e
gobbe sul terreno, per non farla sussultare. Mi pare di scorgere gratitudine e la
serenità è stampata negli occhi neri e dolci della cagnolina.
Accarezzo Mina che scodinzola, il padrone mi ringrazia della breve chiacchierata.
Ecco un incontro particolare in un tranquillo meriggio al lago.

Paolo Caroli

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