E’ tempo di smart-working e di tele scuola

Complimenti al Polo Tecnico Professionale di Lugo

Di fronte all’emergenza, chi non vive un momento di smarrimento? Eppure, grazie al gioco di squadra, ci si può rimettere in moto in poco tempo e con determinazione. 

È quello che sta succedendo fin dalla settimana scorsa al Polo Tecnico Professionale di Lugo, che come tutte le altre scuole dell’Emilia Romagna ha dovuto chiudere i battenti una settimana fa e si prepara a un’altra settimana di stop all’attività didattica.

Ma la didattica che, attraverso il registro elettronico e classroom non è mai fermata, grazie all’impegno tempestivo degli Assistenti Amministrativi e Tecnici e del resto dello staff, unito alla collaborazione di docenti e studenti, proseguirà in modo ancora più tecnologico e organizzato, sfruttando videolezioni interattive, registrazioni audio/video e piattaforme di condivisione di documenti

Persino gli incontri tra insegnanti, come il collegio dei docenti, potranno essere svolti comunque. Ci si è organizzati in modo da partire immediatamente già oggi, lunedì.

Mancheranno il chiacchiericcio tra una lezione e l’altra, il suono della campanella e le alzate di mano tra i banchi, ma sarà un modo proficuo per non lasciar scorrere invano una settimana preziosa. Chi ha a che fare col mondo della scuola, infatti, lo sa: un paio di settimane, su un anno scolastico, possono fare la differenza, e sono i ragazzi stessi che, dopo qualche battuta sulla “vacanza” inaspettata, comprendono l’importanza di continuare ad impegnarsi. Anzi, cominciano ad avere nostalgia della quotidianità scolastica.

Nella speranza che la situazione torni al più presto alla normalità, queste giornate rappresenteranno un passo importante: docenti e famiglie sperimenteranno nuove metodologie, che potranno rivelarsi utili anche in futuro e, perché no, entrare a far parte della didattica quotidiana. 

Sarà inoltre un bel modo per ribadire che “scuola” non significa semplicemente “edificio scolastico”, classi, banchi e cattedra, ma è molto di più: ha a che fare con la vita vera, con il mondo che c’è là fuori, e non sparisce dalla realtà della persona neanche di fronte alle difficoltà. Anzi, prova ad insegnare che proprio di fronte alla difficoltà, se si vuole, si incontrano occasioni di crescita. 

Complimenti davvero, un segno di eccellenza, di orgoglio della nostra romandiolità.

Oggi si può fare tutto da casa, mangiare prosciutto tagliato da poco, portato a casa, fare qualsiasi pagamento, prenotazioni ovunque.

Ma soprattutto parlare con tutti anche guardandosi negli occhi in video conferenze.

Non è accettabile che non si lavori, per tanti; non è accettabile che i docenti vadano in ferie, che i ragazzi si annoino, ci sono tutte le condizioni perchè stiano con i loro insegnanti e non solo con i nonni.

Arrigo Antonellini

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