Convivium in honorem atto terzo

Intelligenza umana e intelligenza artificiale per salvare la poesiadi Lucia Baldini

La poesia non si arrende davanti all’epidemia, anzi assume più che mai un ruolo di conforto, di confidenza, di condivisione di emozioni, di incontro di cultura e stimolo alla costruzione di metafore e pensieri su cui appoggiarsi.

Ma come conciliare gli aspetti materiali di un concorso letterario, l’invio cartaceo, la premiazione in teatro, la consegna di premi e attestati?

Ci ha pensato a pochi chilometri da qui, Carlo Dall’Aglio, che dopo due edizioni di Convivium in honorem a Mordano, propone un bando on line, sintesi di intuito e  volontà di costruire una normalità emotiva, in sinergia con competenze e risorse tecnologiche. 

Due le sezioni, liriche in italiano, liriche in dialetto romagnolo, a tema libero, da inviare alla mail conviviuminhonorem@gmail.com.

Il termine ultimo è fissato alla mezzanotte del 31 marzo e la premiazione, prima volta in assoluto nella storia dei concorsi di poesia, sarà in diretta: www.facebook.com/conviviuminhonorem, alle 20.30 del 14 aprile.

Per i diritti di segreteria si richiede il versamento di 10 euro tramite Satispay al numero 347.1430580 (causale Autore: nome cognome).

Un’intuizione davvero geniale, al passo coi tempi, anzi col tempaccio del coronavirus, e per ora unica.

E’ un modo eccellente per tradurre in parole il bisogno di dare un senso alla vita nelle sue sfaccettature, anche quelle più buie. 

Non siamo più, per fortuna, nell’epoca di Guglielmo Piazza e Giangiacomo Mora. Dall’Aglio cerca autori, non untori, e lo fa in questo strano mese di marzo che ci vede disorientati e privi dei nostri consueti punti di riferimento. Questo concorso nazionale è a cura della Carlone Magno Productions, diretta appunto da lui, che agisce nel campo della comunicazione della cultura come freelance, organizzatore eventi e videomaker.

Bypassare i rischi e la paura del contagio, i rinvii, le esitazioni, servendosi dei moderni mezzi tecnologici è la dimostrazione attiva che non ci si salva da soli. 

Ci sono gli ospedali, i laboratori, gli ambulatori, le farmacie dove tante persone combattono questo terribile nemico, ma c’è anche un luogo dello spirito, dove ci sorridono la preghiera e la poesia.


Lucia Baldini

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