Finalmente il muro di gomma si apre

Sull’elezione diretta degli organi di decentramento

“Sono Stefano Scardovi, consigliere comunale nonché capogruppo della lista civica Insieme per Lugo.


Vorrei mettere qualche puntino sulle i riguardo al suo continuo richiamo al fatto che nel Comune di Lugo non c’è discussione in merito all’elezione diretta degli organi di decentramento. 

La discussione c’è stata alla fine dello scorso mandato ed è stata prontamente ripresa all’inizio di questo. Conoscerà anche lei il detto “presto e bene raro avviene”, pertanto la volontà di tutti i gruppi presenti in consiglio è quello di fare un buon lavoro piuttosto che uno rapido.


Nel lontano 1994, quando per legge c’era l’elezione diretta delle consulte, venni candidato ed eletto in due differenti circoscrizioni. In una delle due non conoscevo assolutamente nessuno, ero candidato solo perché c’era bisogno di fare numero. E’ forse questa l’elezione diretta che auspica?

Nel Comune di Bagnacavallo, per prendere un modello vicino e “simile”, contemporaneamente alle elezioni regionali che hanno registrato la partecipazione di oltre il 70% degli elettori si sono svolte anche quelle per le circoscrizioni che hanno avuto un’affluenza di appena il 13% degli aventi diritto. Inoltre sulle 8 zone in cui è suddiviso il territorio comunale in ben 3 (Glorie, Masiera e Villa Prati) non ci sono state elezioni per mancanza di candidati.

Sono dati che devono essere tenuti in considerazione se si vuole fare una riforma seria degli organi del decentramento assieme a tutta una lunga serie di altri fattori che non sto ad elencare.

Se ha una ricetta magica in grado di convincermi della sua bontà sarò ben lieto di sottoporla ai miei colleghi, in caso contrario continui pure a sollecitare il nostro lavoro senza però dire che nessuno ne parla.”


Stefano Scardovi!



Forse è una richiesta un pochino eccessiva quella di avere magia, sorrido.


Sul parlarne, trattandosi di un tema strettamente collegato ai prinicipi della partecipazione e della democrazia direi non dovrebbero esserci limiti temporali, averlo fatto due anni fa mi pare un po’ poco e comunque non sarebbe male rimettere in evidenza quali consiglieri comunali, non gruppi, abbiano detto no, sapere chi sono i consiglieri consiglieri comunali che hanno detto: “le Consulte dobbiamo sceglierle noi”, non i cittadini.


Come non parlarne quando diversi Comuni più piccoli del Capoluogo “concedono” questo diritto? Perchè loro sì e Lugo no? Perchè ad esempio il PD nel suo organo di coordinamento comprensoriale non “punisce” quelli che concedono questo potere ai loro cittadini?


Occorre molto tempo per fare un buon lavoro è sempre vero, ovvio, ma la domanda non sembra complessa: “E’ giusto o non giusto che siano i cittadini a scegliere” ? Partendo dalla risposta a questa domanda per fare un buon lavoro.


Nello specifico il 13 per cento dei bagnacavallesi, comunque un migliaio di persone, non è forse enormemente più democratico di una scelta d’ufficio, calata dall’alto sulla loro testa?


“Una riforma seria degli organi del decentramento assieme a tutta una lunga serie di altri fattori che non sto ad elencare”, questo mi scusi sembra troppo quel poltichese usato quando si vogliono evitare decisioni che non piacciono. 


La modifica del ruolo e dei poteri delle consulte possono tranquillamente essere studiati a parte, dopo aver dato il via ad una modifica imposta appunto dai predetti valori di partecipazione e democrazia, l’elezione diretta, partendo subito da questo, lasciando all’inizio come sono ora.



Le consulte ci sono ora, con ruoli e poteri definiti, le modifiche possono essere fatte dopo, in tre comuni sono già elette direttamente.


Sarebbe per contro interessante conoscere il dato di quanti comuni di medio alte dimensioni neghini questo diritto ai cittadini, a partire dai più vicini, Ravenna, Faenza, Imola, Forlì…


in attesa di un pronunciamento ufficiale in merito da parte dei singoli consiglieri comunali e ringraziando vivamente e sinceramente per il suo interessamento, cordiali saluti ed auguri di buon lavoro.


Ci piacerebbe un casino avere altre opinioni sul tema, da voi….


Arrigo Antonellini


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