Pensieri
di Arrigo Antonellini
Solo i sacerdoti da tanti giorni e forse ancora per tante altre settimane si cibano dell’Acqua Vera, per stare al Vangelo di ieri, terza Domenica di Quaresima.
Non si rischia così di perdere la scala dei valori?
L’importanza dell’attingere “fisicamente” all’acqua Vera, per stare al Vangelo di ieri, del bere l’acqua che toglie la sete per l’eternità, del cibarsi del corpo di Cristo, anche per l’aiuto che dà per rimanere in grazia di Dio, per rinforzare la Fede, non è che questo ci manchi molto, troppo?
La Comunione spirituale, perchè al momento non è possibile quella sacramentale, ma “al momento”.
Nella nostra religione, a differenza di tutte le altre, Dio si è fatto carne, si è fatto fisicamente uomo, è stato toccato, è entrato nella storia dell’umanità, ha mangiato, bevuto…
E’ possibile andare in farmacia, in ospedale per la salute del corpo, ma per quella dell’anima?
Impossibile, rispettando il non affollamento, le distanze, facendo la fila come nelle farmacie, entrare in una chiesa aperta, così come ovviamente ora, la Domenica, magari per 24 ore, con l’alternanza di un sacerdote, di un diacono, e cibarsi del Corpo di Cristo, posato sul piattino e preso con la mano?
Sarebbe un altro motivo, “non opportuno”, per uscire di casa?
Ma torno al mio pensiero strano, chiamiamolo così (non mi viene un’altra parola), non si rischia di perdere la scala dei valori?
Pensare che siamo abituati a sentirne la mancanza il Venerdi Santo quando capiti che abbiamo problemi con gli orari per l’unico momento in cui viene data in quella giornata.
Arrigo Antonellini