A cosa servono le tute mimetiche?
di Arrigo Antonellini
A mimetizzarsi, lo dice la parola stessa, a ridurre il rischio di farsi vedere mimetizzandosi con i colori del’ambiente….di guerra !?
Che in genere non è in una città, tanto meno è nell’ingresso di un ospedale dove invece gli uomini del comandante Roberto Faccani la indossano.
Non a caso il nostro avvocato, il nostro Sindaco Ranalli, amante della pace lo sottolinea “Non c’è nessun esercito, non è un gioco, un Risiko”.
Tanti scattano foto ai militari di Faccani.
Il riferimento è al presidio allestito dalla Croce rossa all’ingresso dell’ospedale dove i volontari della Cri hanno allestito una tenda, concordata con l’Ausl immaginiamo, anche sul cosa indossare?
Del resto davanti alla sede della CRI, nel viale, manca solo un carro armato.
Gli operatori vestono divise camouflage, anfibi al ginocchio e basco sul capo, tranquilli, armi non se ne vedono, visibili anche dai bimbi che per motivi indilazionabili dovessero passare dal viale e che vedono quei camion militari.
“Possiamo indossare questa mimetica – dicono – perchè componente militare della croce rossa”. “Come appartenenti a questo corpo quando veniamo richiamati diventiamo militari”, dice Faccani.
Militari?
In guerra ci siamo, ma non con i cinesi, con invasori, virus, che di quelle divise se ne fregano proprio.
“Tutte le forze, in particolare quelle dei volontari, vanno ringraziate – la chiude il Sindaco – serve tuttavia fare in modo che un gesto di aiuto non si trasformi in ulteriori preoccupazioni per i cittadini”.
Arrigo Antonellini