Adottato un criterio straordinario che sarà applicato a tutto il periodo di sospensione
La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha deliberato il criterio straordinario con cui diventa effettiva la riduzione delle rette dei servizi educativi per l’infanzia e dei servizi scolastici.
Come anticipato, sarà applicata una riduzione della quota fissa mensile sul periodo di sospensione delle attività didattiche e scolastiche nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dal 24 febbraio 2020 e in misura corrispondente e proporzionale alla mancata fruizione del servizio stesso.
In sintesi le rette relative al mese di febbraio saranno ridotte del 25% mentre per i mesi successivi, fino al termine dell’emergenza, le famiglie saranno completamente esentate.
I servizi interessati sono: il servizio nido d’infanzia, il servizio spazio bimbi, i centri gioco per bambini e genitori, il servizio della scuola dell’infanzia di Massa Lombarda, il servizio di mensa scolastica (rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia comunali e delle scuole dell’infanzia statali e agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado), il trasporto scolastico, i servizi pre e post scuola. Tale criterio integra, senza sostituire, le riduzioni già esistenti.
“Con volontà convinta e unanime dei sindaci e degli assessori alle Politiche educative, abbiamo voluto sostenere tutte le famiglie della Bassa Romagna che usufruiscono dei nostri servizi educativi e scolastici – ha sottolineato il sindaco referente Enea Emiliani -. L’abbattimento totale delle rette vuole essere un segnale concreto di attenzione, vicinanza e solidarietà per le tante difficoltà che questa inedita situazione di isolamento sociale sta comportando per le famiglie con bambini e ragazzi.
A queste misure di carattere economico si aggiungono le tante attività educative a distanza sui canali web e social, curate dal nostro coordinamento pedagogico e dal servizio comunicazione, per continuare a mantenere il contatto con i genitori e i bambini. Il momento è molto difficile, ma insieme ce la facciamo”.
Come sempre decide tutto il Comune della Romagna Estense, non le sue nove “frazioni”, i nove Comuni.
ana