Tornano a crescere gli ammalati

Calano però i deceduti

Ieri, sabato, i nuovi contagiati erano stati 3.651, oggi 3.815.

Calano però i deceduti con una media di più del 10 per cento al giorno, oggi sono stati 756, ieri erano stati 889. 

I contagiati Domenica scorsa erano stati 3.957, mercoledì 4.492, 841. 

Sono davvero poco esperti di statistica i colleghi che fanno polemica sulla non attendibilità di questi dati, perchè ne mancherebbero, i contagiati non ricoverati, i morti non negli ospedali, nelle case di riposo ad esempio.

La critica ha senso solo per i valori assoluti, non particolarmente interessanti, semmai questi lo saranno alla fine della guerra.

I dati forniti da Borrelli sono omogenei tra loro (si chiamano così in termini tecnici), perfettamente confrontabili e quindi danno il senso reale della tendenza, è questa che interessa più di tutto, una tendenza che da alcuni giorni, finalmente, è in calo.

La notizia che assolutamente interessa di più, non è i quanti, ma la tendenza, i confronti, con il giorno prima, con una settimana fa. il come si sta evolvendo.


Da qui la certezza che il sacrificio di tutti dà frutti, prima del coprifuoco i dati crescevano, da quando stiamo in casa calano, la crescita cala, più non ci muoviamo, meno nuovi contagiati ci sono.

Ancora sulle polemiche dei colleghi, “si fanno pochi tamponi”, impossibile farne di più si saprebbe l’esito dopo due settimane, quando magari il paziente è già intubato per difficoltà respiratorie.

Se si è preso il virus i sintomi gravi purtroppo arrivano.

Devono farlo chi è costretto a stare a contatto con altri, in ordine i medici, gli infermieri, i farmacisti, chi lavora nei negozi, gli edicolanti, i tabaccai, i benzinai, che abbiano sintomi, non chi sta chiuso in casa.

Arrigo Antonellini

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