Contributi allo Stato
https://www.pavaglionelugo.net/2020/03/ancora-una-riflessione-controcorrente.html
Soldi non dallo Stato, ma allo Stato.
Ne ho contato otto, sabato, nel giornale che abbiamo pubblicato, di contributi dati allo Stato.
Il dare è sempre splendido, uno degli atti più belli, “positivi”, che si possano compiere.
Non mi voglio ripetere, non sono soldi dati al nostro prossimo, a chi è vittima del Mostro, ai familiari di chi ha perso la vita, ma allo Stato per l’esercizio di un suo dovere costituzionale, la difesa della salute.
Si potrebbero dare per aumentare i livelli di sicurezza contro le calamità naturali (invece che dopo a chi ne è stato colpito); per aumentare i livelli i sicurezza delle strade, dei treni e quindi per salvare vite umane; per migliorare la qualità delle nostre scuole; per accrescere le opportunità di acculturarsi…
Tanti oggi decidono di darli al Sistema Sanitario Nazionale, nel caso magari a quella sua piccola parte che è l’ospedale di Lugo, perchè sia più efficiente per pazienti che conosciamo, nostri concittadini: ci sta eccome.
Se il pensiero è che lo Stato dovrebbe darne di più a Lugo che non a Milano, o a Bergamo o a Piacenza….
Una sola cosa ancora, non si titoli però “Donazione per combattere il virus”, per questo servono strutture, respiratori, mascherine che si suppone manchino per altri motivi che non perchè all’AUSL manchino soldi per comprarli; servono medici, infermieri e quelli non si comprano.
intanto Il Papa: “Si aggrava la situazione di chi soffre la fame”.
Arrigo Antonellini