Il “cattolico” Salvini

Con il Vangelo, il Rosario in mano

Due giorni senza lavorare (Domenica e lunedì) mi hanno dato finalmente il tempo di riprendere in mano un’intervista a Padre Sorge pubblicata su “Repubblica” addirittura l’8 luglio ma che ho conservato.

Il tema era l’immigrazione, la “difesa della patria”, un tema comunque ormai di attualità da anni, che lo sarà ancora per tanti e che dice molto alla cultura cattolica.

Non a caso è stato il primo tema affrontato da Papa Francesco nella sua prima uscita dal Vaticano.

“Il “naturale” consenso a Salvini verrà prima o poi smascherato”, dice il Gesuita già direttore di “Civilità Cattolica”.

“Come le leggi razziali furono accolte, anche nella Chiesa, da un clima di indifferenza collettiva, molti preti e credenti sfilavano con i loro gagliardetti, salvo poi anni dopo prenderne di distanze, così anche il Sicurezza bis di Salvini e la sua politica di chiusura apprezzata da una parte del Paese e da una parte dei credenti, mostreranno in futuro la propria disumanità”.

in parte già anche dall’attuale governo, comunque con altre priorità in questi mesi…

“Il Sicurezza bis ha una parte di verità: nasce dalla paura della gente che pensa che il proprio Paese venga invaso – dice Padre Sorge. Non è così ma la paura è comprensibile. La furbizia di Salvini è di assolutizzare questa parte di verità, a discapito del fatto che si tratti di misure disumane. Come per le leggi razziali, parte del Paese (la cui maggioranza non è andato oltre la terza media, come dicono i numeri N.d.R.) non riesce ad andare in profondità e si ferma a questa assolutizzazione”.

“Carola Rackete è stata eroica. Di fronte a leggi disumane c’è sempre qualcuno che ascolta la propria coscienza e si ribella. Questa voce non può essere repressa da nessun dittatore, Papa Francesco è proprio questa linea che sta combattendo”.

“Un politico può certo invocare la Madonna, ma bestemmia se Le chiede di benedire i porti chiusi, la multa per ogni naufrago salvato, la licenza di sparare; chiedere la benedizione della Madonna per farsi giustizia da soli, è una bestemmia”.

La studiosa Alessandra Ghisleri scrive: “Anche nel complesso mondo cattolico si è diffuso il desiderio del rispetto delle regole, della difesa dei confini, considerati sotto minaccia e Salvini viene percepito come difensore degli interessi nazionali”.

“Prevale la paura dello sconosciuto – scrive –  la paura di chi viene da lontano, considerato potenzialmente capace di delinquere (quando i reati sono in calo, N.d.R.) e questo è diffuso nell’elettorato cattolico”.

E ancora, “Salvini appare come oppositore del sistema e anche questo piace, dà la sensazione che lavori per il bene degli italiani e che si sta limitando a rispondere alle aggressioni e alle provocazioni di altri: le Ong, gli altri Stati, l’Ue, i poteri forti, lui non è il cattivo ma l’aggredito che reagisce”.

“La paura ed il bisogno di protezione – conclude la direttrice di Euromedia – è il mix del suo successo”.

Successo comunque in calo, visto che dalle Europee, in meno di un anno, sarebbe già sceso di oltre cinque punti, dal 34,3 al 29, per fortuna che bisognerebbe votare ogni volta che cambia il vento!?

A cura di Arrigo Antonellini  

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