I sindaci della Romagna Estense hanno condiviso le strategie adottate e quelle future
La Giunta dell’Unione ha incontrato in via telematica i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil per affrontare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus.
Nel corso della riunione sono state rendicontate tutte le misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese messe in campo fino ad oggi. I sindaci, ciascuno per le proprie deleghe, hanno illustrato tutti gli interventi sulla fiscalità (sospensione delle imposte di competenza comunale per le aziende), sui servizi educativi (sospensione delle rette e attivazione di strumenti per la didattica a distanza) e sul welfare, come l’attivazione del fondo per la solidarietà alimentare, la distribuzione di buoni spesa e di dispositivi di protezione individuale.
I sindacati sono stati inoltre aggiornati sulla situazione nelle strutture residenziali per anziani gestite dall’Asp dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, dopo che un ospite del “Sassoli” di Lugo (già da tempo ricoverato in ospedale) è risultato positivo al Covid-19: il risultato dei tamponi effettuati è stato negativo per i 98 ospiti ricoverati mentre sono state purtroppo accertate tre positività tra il personale (due tra gli operatori e una terza in una ditta esterna di servizi); gli operatori sono stati immediatamente presi in carico dai servizi sanitari e messi in quarantena nelle loro abitazioni.
È in corso da parte del servizio sanitario lo screening sierologico su tutti gli operatori della altre strutture gestita dall’Asp (“Fratelli Bedeschi” di Bagnacavallo, Jus Pascendi di Conselice e “F. Silvagni” di Voltana); quelli fatti fino ad oggi hanno dato tutti esito negativo.
Le Os hanno espresso apprezzamento per le misure adottate, in particolare per quelle in favore delle fasce più deboli, evidenziando quelle che ad oggi sono le maggiori criticità, tra cui la necessità di estendere i sussidi anche ai disoccupati che non hanno lavorato nel periodo precedente la crisi; hanno altresì auspicato una strategia condivisa per affrontare la cosiddetta “fase due”, ovvero la ripartenza, evidenziando la necessità di sfruttare al meglio le sinergie definite nel Patto strategico per lo sviluppo della Bassa Romagna.
Tra i punti critici della ripartenza, anche la necessità imprescindibile di dotare tutti i lavoratori dei necessari dispositivi di protezione individuale, ovvero guanti e mascherine.
L’incontro, così come accaduto con il Tavolo per l’imprenditoria, è stato voluto dai sindaci dell’Unione in una ottica di continuo confronto e dialogo con le parti sociali, volto a ricercare le migliori soluzioni per facilitare la ripresa e far fronte alle continue criticità espresse dal contesto sociale.