Sono informati tutti dei Buoni Spesa?

Non si lascia indietro nessuno?

di Arrigo Antonellini

Si fa abbastanza per far sapere? Stiamo parlando di chi ha l’abitudine di andare in edicola a spendere denaro per i giornali, non passa il suo tempo al cellulare leggendo i quotidiani in line, spesso fatica anche a capire la nostra lingua.

Siamo sicuri di fare il massimo per informarli che possono avere i buoni spesa voluti dal governo per far fronte almeno parzialmente ai crescenti bisogni ora che tante attività “in nero” non si possono più fare?

Pubblicità per chi offre se ne fa tanta, tutti voglio far sapere che fanno, offrono, ma la priorità va data a chi ha bisogno di ricevere.

Chi ha contatti diretti con i bisognosi sono in primo luogo impegnati a far sapere a loro della possibilità esistente oltre al far sapere cosa fanno?

Nei negozi, in primo luogo negli iper dove necessariamente occorre andare per poter vivere non ci sono cartelli che facciano sapere e non solo in italiano.

E’ chi riceve il protagonista del progetto del Governo, del fondi messi a disposizione, non chi offre con la bella, generosa, iniziativa di impinguare la disponibilità del fondo statale e nemmeno i comuni che sino limitati ad offrire lo strumento per farlo, con una felice intuizione.

Arrigo Antonellini

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