Di Roberto Cumali
C’è il sole : non mi da fastidio , lo lascio invadere tutta la mia pelle senza cercare rifugio nelle ombre gentili di un ombrellone .
Osservo bambini esultare , esaltare la magnificenza del momento , mi chiedo se almeno loro non pensano più ai giorni passati .
Osservo la sabbia evaporare calore, conchiglie naufragate da chissà quali acque , pare chiedano la mia attenzione o meglio ,l’attenzione migliore : è quella è infantile e fantastica che le renderebbero forse dischi volanti , cartoni animati o calciatori famosi .
Osservo l’ orizzonte : una striscia mezzana tra due azzurri che l’acqua onduleggia che mi twista i pensieri che mi modella questo sorriso che propongo a qualsiasi cosa  guardo
Ad ogni volto che incontro
Ad ogni gesto lontano
Al fatto che pareva impossibile , ma finalmente è estate
Finalmente è arrivata
Finalmente cosi fortemente
Mare
e me lo assorbisco tutto come tutti che non ci accorgiamo delle accortezze oramai così naturali
Sentiamo musiche che se anche non suonano ci esplodono dentro al cuore ,
canzoni nostre , scritte ma non scritte, che esplodono nel nostro inconscio al nostro incontro
Che parlano tutte di voglia di guardare lontano
Comunque al futuro ,
Cercare quell’ orizzonte che ci piace
Uscire di casa
per ritrovarci
al mare
Roberto Cumali