Un coro di sì alla scuola all’aperto

A noi che siamo stati i primi ci è sembrato il classico uovo di Colombo

Intanto l’alternativa è che dei figli si facciano carico le donne, rinunciando al lavoro!

Ancora con lo smart working si può pensare che le persone possano essere produttive con i figli in casa?

Ma veniamo ai protagonisti, i bimbi, i ragazzi che più degli adulti necessitano della parte relazionale e sociale del vivere.

Dunque si operi con classe scaglionate, con i turni, sullo stare all’aria aperta. sull’organizzazione del trasporti, l’uso delle bici, dei monopattini per i più grandi.

Nelle task force ci devono essere più presenze femminili, di psicologi.

La didattica a distanza non può essere considerata come un valido sostituto della scuola in presenza.

Come sarebbe iniziare la prima elementare o la prima media dietro ad uno schermo??

L’aumento della dispersione scolastica, i bimbi stranieri e Rom, le famiglie che fanno più fatica con la tecnologia quando non anche con la lingua. 

Chi ha un solo computer e tre figli?

Non è la stessa cosa seguire le lezioni in questo modo, manca un elemento fondamentalità, la socialità

I cani possono fare la loro passeggiata e i bimbi non possono uscire di casa?

Il nostro non è un Paese per piccoli. 

In Danimarca si fa lezione all’aperto (e fa un pochino più freddo che da noi), la Francia sta riaprendo le scuole gradualmente.

Scontiamo la mancanza di portare spesso i ragazzi fuori dalla scuola, è scomodo!

Tenuto anche conto che all’aperto diminuisce la carica virale del virus e non necessariamente nel verde se non c’è, si può fare matematica anche facendo una passeggiata in centro.

Nei diversi decreti fin qui decisi dal Governo i bambini sono stati “arrestati” in casa dimenticando che la vita all’aria aperta fa bene al loro sviluppo  fisico, mentale e sociale.

Questi solo alcuni dei pareri portati agli onori della cronaca sulla stampa.

Si aggiunge la richiesta del capogruppo di Italia Viva a Lugo, Fabrizio Lolli, già Assessore alla Scuola. “Siamo in contatto quotidianamente con i nostri parlamentari affinchè il Governo definisca modi e tempi di riapertura delle scuole”

A cura di Arrigo Antonellini

Ultime Notizie

Rubriche