“Mei che gnit”
Nei parchi e non nelle scuole che dovranno essere sanificate.
Si organizzeranno più turni e si rispetteranno le distanze di sicurezza.
I bimbi dovranno portare il certificato medico, mentre agli operatori in entrata e in uscita verrà misurata la febbre.
Ecco il futuro dei centri estivi, quell’ancora di salvataggio per migliaia di famiglie che quest’estate dovranno lavorare per recuperare i soldi persi durante il lockdown. e che in tanti hanno già dovuto “spendere” le ferie per stare con i figli agli arresti domiciliari, privati della loro libertà.
Un “sogno” anche per i bambini costretti a casa, senza più contatti sociali.
Il sindaco della Capitale Virginia Raggi ha aperto uno squarcio nelle anime di tanti quando ha annunciato: «Già dal mese di luglio si potrebbe immaginare una riapertura magari dei centri estivi. I bambini, privati del contatto sociale con i loro simili – ha detto – credo stiano sviluppando dei turbamenti, riaprire almeno i centri estivi, su due turni per evitare assembramenti, credo che potrebbe essere una idea.
A cura di Arrigo Antonellini