Un giudizio sul collega Giuseppe Carboni direttore del TG1
Venti minuti su trenta dedicati ad interviste a persone sconosciute dai sessanta milioni di italiani che potenzialmente potrebbe guardare sono insopportabili.
E a persone che piangono come è normale che sia per tanti nei giorni del Mostro.
Certo chi piange dà più emozione, potrebbe dare più audience.
Potrebbe passare per un giornale locale sperando che almeno qualcuno conosca chi parla, piange, ma non per il TG1.
incredibile, già meglio il TG2 che da sempre scontava invece questo difetto, mentre l’Uno no!
Con tutto quello che accade nel mondo, in Italia, lacrime di nn no grazie, davvero no.
Addirittura nemmeno un cenno alla Festa del Lavoro.
Il direttore