La cimice, le gelate, la siccità, la mancanza di manodopera
Dovrebbe essere il settore della nostra economia che risente meno dei danni del Mostro.
Ed invece se non ci fosse la pandemia non si parlerebbe d’altro se non dei problemi dell’agricotura.
Il mostro nei campi è la cimice, l’inverno caldissimo ha risvegliato la campagna almeno un mese prima ma poi con i frutti in fiore sono venute le gelate; per il lavoro nei campi, anche per il poco che è rimasto, manca la manodopera, gli extracomunitari sono bloccati a casa loro, ora anche la siccità, non bastasse, persino anche i cinghiali!
E sul tema della manodopera, degli extracomunitari, rischiamo addirittura la crisi di governo!
Il 65 per cento in meno di pioggia in gennaio, il 91 a febbraio e il 50 a marzo.
A Lugo da inizio anno sono caduti appena 48 mm di pioggia, quando ne sarebbe servita quasi 200.
E’ piovuto ma troppo poca acqua.
Il terreno presenta crepe come se fossimo in agosto.
Il grano rischia di atrofizzarsi e di non sviluppare la spiga.
“Anno bisesto, anno funesto” per il Mostro, ma anche nei campi.
La distribuzione idrica da parte del Consorzio di Bonifica è praticamente ininterrotta, ma se non arriveranno piogge abbondanti a risentirne saranno tutti i seminativi.
E’ vero che gli anni del secco sono quelli in cui si guadagna di più ma ormai si è oltrepassato ogni limite, siamo arrivati ad irrigare il grano!
Arrigo Antonellini