A Ravenna i CRE si faranno

E nella Romagna Estense?

A Ravenna uscirà nei prossimi giorni il bando per u Cren e Crem (0-6 anni) e a seguire giungerà quello dei Cre (6-10 anni).

Serviranno 4 volte educatori in più dal momento che si passerà da un rapporto medio di uno ogni venti bambini ad uno ogni cinque.

L’assessora alla Pubblica Istruzione e infanzia, Bakkali, particolarmente attiva, dice di pensare anche agli spazi culturali.

Certamente uno si farà al museo Classis, forse uno per il NatuRa di Sant’Alberto mentre si sta ragionando per altri contenitori esistenti sul territorio.

“Stimoleremo delle progettualità – dice appunto l'”attiva” Assessora . perchè le opportunità siano molteplici, il bando servirà soprattutto per mappare il fabbisogno perchè dobbiamo capire, con tutte le variabili che questa situazione ha portato, la richiesta del servizio”.

“Cre, Cren e crem saranno importantissimi quest’anno – sottolinea la Bakkali – sia perchè i genitori tornano al lavoro sia perchè si tratterà di un vero e proprio test per il ritorno all’attività scolastica a settembre, oltre a naturalmente al bisogno di bambini e ragazzi del ritorno alla socialità.

Verranno messe per la prima volta in pratica le procedure di formazione degli operatori in questo nuovo contesto, “sarà necessario – aggiunge l’assessora – riorganizzare i servizi e pensare a triage di accoglienza, alla dotazione dei dpi, alle sanificazioni”.

Lo sforzo è quello di coinvolgere l’associazionismo “per pensare anche a come rendere le regole di distanziamento una regola di gioco – auspica la Bakkali, presto promuoveremo un’iniziativa pubblica su una piattaforma virtuale durante la quale pensare a come alleggerire il peso di questa situazione per i bambini, pensando ad attività ludiche da loro stesse concepite sulle regole”.

Certo, occorre voglia di fare, attivarsi, nella consapevolezza prima di tutto di quanto i Cre diano risposta ai bisogni ormai assillanti, non solo delle famiglie, ma prima di tutto di bambini e ragazzi cui non si può non dare risposta.

C’è davvero da augurarsi che le risposte ci siano in tutto il nostro territorio.

Arrigo Antonellini 

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