Ripartenza, riaperture e controlli preveniamo seconde ondate

Personale qualificato che monitori ed evidenzi eventuali comportamenti scorretti

di Roberta Bravi capogruppo Per La Buona Politica

In questo momento di tanto attesa e delicata ripartenza, è quanto mai necessario mantenere alti livelli di consapevolezza e obiettività.

I tre mesi di lockdown hanno messo a dura prova tutti i commercianti e gli esercenti del territorio, del centro storico e di tutto il resto del nostro comune, frazioni comprese.

È in momenti come questi, in cui c’è bisogno di ricominciare senza lasciare indietro nessuno, che l’ente pubblico svolge una funzione chiave; un ruolo di coordinamento, direzione e, soprattutto, di assistenza a coloro che nel territorio devono lavorare e vivere. 

Quest’emergenza ci riporta infatti all’originario concetto di “bene pubblico” e “spazio pubblico” laddove, attraverso il contratto sociale che sta alla base della nascita della società odierna, il cittadino affida la gestione dei propri interessi a soggetti delegati.

Per evitare spiacevoli assembramenti come quelli che, purtroppo, si sono verificati (dettati soltanto da una grande voglia di ripartire, di tornare a socializzare e di riprendersi una pseudo-normalità più che meritata, tipiche del carattere socievole e gioioso di noi romagnoli), il decisore pubblico ora gioca un ruolo fondamentale.

Come già detto, concedendo gratuitamente lo spazio pubblico necessario, i gestori dei locali possono allargare il distanziamento dei propri tavolini, mantenendo le misure dettate dai protocolli regionali per un corretto distanziamento sociale e, al contempo, senza dover ridurre il numero dei posti a sedere, già vantati prima dell’emergenza.

Ciò vale per i locali e negozi del Pavaglione e del centro storico in generale, ma anche per tutti gli altri locali esistenti nel territorio comunale. Con un piccolo sforzo, si può andare incontro a tutti gli esercenti, garantendo comunque standard di sicurezza adeguati (sia per chi gestisce un’attività fissa, sia per gli ambulanti). 


Inoltre, sempre per evitare spiacevoli incomprensioni e conseguenti sanzioni (che oggi, a maggior ragione, chiunque mira a evitare), gli spazi pubblici concessi agli esercenti necessitano di essere delimitati e contrassegnati da apposita segnaletica, per un corretto distanziamento degli utenti. 

Tutti i negozi, bar, gelaterie e ristoranti di Lugo hanno apposto all’interno dei propri locali questi chiari segnali, qualcuno ha anche delimitato le panchine esterne al locale in modo da consentire la seduta a una sola persona per volta.

Personalmente, facciamo i nostri complimenti e un grande plauso a tutti gli esercenti e negozianti di Lugo che, molto scrupolosamente, hanno ridisegnato i loro locali per consentire una convinta ripresa in totale sicurezza.

A oggi, purtroppo, gli esercenti non hanno la possibilità di pagare una persona in più per controllare e riprendere eventuali avventori che non rispettino le regole sul distanziamento, così come non possono monitorare continuamente se chi si siede o parla a distanza ravvicinata fuori dal proprio locale sono membri dello stesso nucleo familiare o meno.

La situazione è delicata ed è sotto gli occhi di tutti; se vogliamo evitare seconde ondate, nuove restrizioni e ulteriori danni sanitari ed economici, dobbiamo lavorare tutti sinergicamente. 

Ognuno fa la sua, a noi ora spetta il compito di agevolare gli esercenti fornendo: libero spazio disponibile; chiare indicazioni sul posizionamento dei tavoli e delle sedute sul suolo pubblico e personale qualificato che monitori ed evidenzi eventuali comportamenti scorretti. 


Roberta Bravi, capogruppo Per La Buona Politica

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