Le elezioni comunali di Faenza

Ha ragione Everardo Minardi



Dopo un anno di “tira e molla”, a soli tre mesi dal voto, il centro sinistra di Faenza ha scelto il suo candidato. 

 

E dopo la girandola di nomi, di potenziali candidati, l’ha fatto usando poca fantasia, ha scelto il vice, il numero due, visto che il primo, Malpezzi, non si può ricandidare per raggiunti limiti di mandati.


Basta pensare a come Malpezzi diventò ottimo Sindaco, dieci anni fa, per avvalorare i giudizio della poca fantasia. 


Il Pd allora aveva il suo candidato ma Malpezzi impose giustamente le Primarie e le vinse, per poi essere confermato cinque anni dopo, perchè aveva fatto bene, come i faentini avevano giustamente intuito nelle Primarie.


Meglio non correre di nuovo il rischio, hanno evidentemente pensato i dirigenti, questa volta ce lo scegliamo noi, niente Primarie.


Vedremo cosa ne pensano quelli che hanno davvero il potere di decidere, tutti i faentini, non i dirigenti, il 27 e 28 settembre. 


Ha ragione il sociologo Everardo Minardi a commento di quanto accaduto in questo anno di discussioni a porte e finestre chiuse, nella sede del partito: “Alla fine ti tocca votare il candidato frutto dei bisticci dei dirigenti”.


Arrigo Antonellini

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