La Legge Europea sul Clima è uno strumento fondamentale

Per conseguire
nell’Unione europea gli obiettivi
fissati dagli
Accordi di Parigi del 2015

SILVIA ZAMBONI, Consigliera
regionale di Europa Verde: Con le
proposte di integrazione al
documento della Giunta che ho
depositato intendiamo
contribuire a rendere la Legge
Europea sul Clima più efficace nel
sostegno alla
transizione energetica e dare un
contributo anche al Patto per il
Clima e per
il Lavoro dell’Emilia-Romagna a cui
sta lavorando la Giunta.

 

Considerato
che la Legge Europea sul Clima dovrebbe
orientare i Paesi membri dell’Unione
Europea ad adottare i provvedimenti che
presentano il migliore rapporto
costi/benefici e che più velocemente
consentono di raggiungere i target di
riduzione delle emissioni climalteranti,
secondo Europa Verde la Legge sul
Clima dell’Unione europea dovrebbe
considerare l’efficienza energetica –
ovvero
la riduzione dei consumi di energia che
concilia entrambi questi obiettivi ed è
la pre-condizione per arrivare al 100%
rinnovabili al 2035 – un obiettivo
sovra-ordinato ai diversi target nei
diversi settori contemplati dalla Legge.
A
questo proposito Europa Verde suggerisce
di inserire l’obiettivo intermedio di
riduzione delle emissioni di gas serra almeno
del 55% al 2030, fissando
obiettivi vincolanti di efficienza
energetica coerenti con gli obiettivi di
aumento dell’impiego delle fonti di
energia rinnovabili e di riduzione delle
emissioni climalteranti.

Richiamando
anche l’impianto di
cattura e stoccaggio della CO2 che l’Eni
vuole realizzare a Ravenna, Europa
Verde definisce questa tecnologia, sulla
base delle esperienze in corso in
altri Paesi, una soluzione costosa e
poco efficiente e tale da consentire il
proseguimento dell’uso dei fossili, che
invece nella transizione energetica
vanno progressivamente abbandonati, per
cui andrebbe esclusa dalle premialità
previste dalla Legge europea.

“La
cattura della CO2 va fatta con metodi
nature-based, ad esempio attraverso
piani di riforestazione spinti,
piantumazioni di alberi ad alto
assorbimento di carbonio, tutela del
verde
esistente”, sottolinea nel testo
depositato oggi Silvia Zamboni,
consigliera
regionale di Europa Verde e Vice
Presidente dell’Assemblea Legislativa
dell’Emilia-Romagna. 

“Inoltre vanno
implementate e supportate con specifiche
premialità le tecniche di cattura della
CO2 in agricoltura e i progetti che
mirano ad attivare mercati volontari del
carbonio nella filiera agricola. 

E va
sostenuto il metodo di coltivazione
biologica che ha minore impatto in
termini
di emissioni di gas serra”. In
Emilia-Romagna, in particolare,
nell’ambito
della definizione Patto per il Clima e
il Lavoro, Europa Verde propone di
valorizzare il progetto Geco2 di Arpae.

Tra
le fonti rinnovabili, la
priorità va data all’energia solare
(fotovoltaico, termico e termodinamico),
all’eolico terrestre e marino, alla
geotermia a bassa entalpia, riducendo,
al
contrario, il ricorso alla combustione
di biomassa forestale con gravi rischi
di ulteriore accumulo di CO2 e di
polveri in atmosfera.

Infine
per verificare i progressi
compiuti verso il raggiungimento dei
target di riduzione delle emissioni di
gas
serra, un ruolo centrale Europa Verde lo
assegna al monitoraggio, con obbligo,
da parte degli Stati membri, di
rendicontazione biennale alla
Commissione. Uno
strumento, questo, importante anche a
livello di Regione Emilia-Romagna per
verificare l’efficacia dei provvedimenti
attuati al fine di ridurre le
emissioni climalteranti.

“Con
queste proposte di
integrazione al documento della Giunta
che ho depositato oggi Europa Verde
intende sia contribuire a rendere la
Legge Europea sul Clima più efficace nel
sostegno alla transizione energetica,
sia dare un contributo anche al Patto
per
il Clima e per il Lavoro che la Giunta
regionale dell’Emilia-Romagna punta a
definire entro la fine del 2020”. 

skype silvia.zamboni99

http://www.silviazamboni.it

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