A Russi c’è il mare

“All’antica italiana: storie di gente di teatro”


Il primo appuntamento oggi, venerdì 17
luglio, alle 21.30 al parco Bucci, con Elena Bucci e Marco Sgrosso.


La
vita quotidiana ritrova i suoi luoghi e i suoi ritmi, i teatri
riaprono, si torna al mare, ci si ritrova, si scherza, ma resta
un’ombra nell’aria. La clausura temporanea ha rivelato le crepe
di un mondo già malato prima del virus: in nome di un’economia che
punta alla ricchezza e al potere di pochi si rinuncia alla salute del
pianeta e dei suoi abitanti, alla solidarietà, alla democrazia, alla
cultura vera che nutre ed è patrimonio di tutti, ci si lascia
invadere dalla pubblicità e dalle lusinghe della demagogia. 

Per
reagire a tutto questo e trovare nuovi modi di vivere, vorremmo
ritrovare il piacere di confrontare pensieri e punti di vista, la
gioia di ascoltare, vedere, conoscere, piangere e ridere insieme.
Vorremmo recuperare la potenza dello spettacolo dal vivo, dopo che
l’arte, il cinema, la musica e il teatro, pur attraverso i media,
ci hanno tenuto compagnia nell’isolamento. 

Siamo partiti proprio da
Russi, dove abbiamo la sede e dove abbiamo restituito al pubblico
molti luoghi dimenticati. L’Amministrazione era pronta a reagire
con forza e così altri artisti, che, pur viaggiando il mondo, hanno
scelto di vivere qui, e poi associazioni, gruppi, cittadini:
l’entusiasmo è diventato uno solo e ha travolto il disincanto e
la paura. Il programma dell’estate ‘A Russi c’è il mare’ è
un’unica danza creata dai passi diversi di ognuno.

Per
quanto riguarda il teatro abbiamo pensato a letture e a spettacoli
semplici nell’allestimento, ma ricchi di desiderio, ispirati ai
temi di Archivio vivo, un progetto pensato per la Romagna al quale
teniamo molto e che l’Amministrazione ha voluto sostenere: un
racconto della nostra storia che si collega alle storie di tutti, dei
luoghi, dei fatti, delle autobiografie e delle biografie, di tutto
quel patrimonio di memoria che diventa ispirazione per l’arte e la
poesia, linguaggio del futuro e fondamento delle comunità. 

Abbiamo
immaginato anche un piccolo festival di due giorni, Anime, per il
quale molti degli attori che hanno fatto parte della compagnia
arrivano da tutta Italia per festeggiare con noi il ritorno delle
arti dal vivo.

In
un luogo dentro il paese, ma che pare perso tra le campagne, nel
quale pare di essere spiati da folletti e creature della palude,
ritroviamo il semplice mistero del teatro. Da bambina ci giocavo, era
casa mia, ma anche il confine con l’ignoto. E anche ora.”

Elena
Bucci

17
LUGLIO

ALL’ANTICA
ITALIANA: STORIE DI GENTE DI TEATRO

di
e con Elena Bucci e Marco Sgrosso

drammaturgia
del suono Raffaele Bassetti

Misteri,
bellezze, miserie del teatro prima del cinema e della televisione,
così lontano e così vicino.

Ispirati
dal libro di Sergio Tofano “Il teatro all’antica italiana”,
Elena Bucci e Marco Sgrosso raccontano i misteri, le bellezze e le
miserie del teatro prima del cinema e della televisione. Un mondo
così lontano e così vicino, fatto di suggeritori, trovarobe,
guitti, capocomici, primedonne, cantanti, brillanti, portaceste,
balie…. Una comunità nomade e girovaga, cialtrona e appassionata,
comica e tragica, protagonista di un’epoca grandiosa dell’arte
scenica. Le rivoluzioni, il coraggio, i capricci, gli slanci, le
cadute dei nostri avi teatrali diventano un poetico romanzo da
leggere in una sera d’estate.

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