Di Roberto Cumali
Siamo noi , che abbiamo tutti dai quaranta ai cinquant’anni , quelli nati in tutta la decade degli ‘anni 70 .
Si , la generazione più incasinata di sempre , quella contrassegnata con la X come fossimo il pareggio delle ultime schedine .
non abbiamo fatto in tempo a pettinarci e metterci le magliette belle o le polo, che all’improvviso tutti avevano capelli lunghi , camicie di flanella e scarponi .
Quella che è passata in attimo tra, la mafia è alle corde al miracolo italiano .
Dei muri che crollano , dei confini che cambiano, con la speranza di pace , con le guerre a due passi da casa
Con l’’Europa che si univa con.la promessa di unirci
La generazione che ha decretato la fine dei festini a casa per il tavolo in discoteca
,
dove c’era una discoteca ogni giorno , in ogni dove e a tutte le ore
….ed allora ti piaceva una ragazza che andava a mezzanotte in una e
ballava e ballava , poi quando pensavi potesse essere il momento per
conoscerla , alle quattro andava in un altra e ballava e ballava , poi
con la luce del giorno , quando pensavi che potesse finalmente essere il
momento per conoscerla , si andava a mangiare panini e brioche , ma te
no , te ti sei addormentato in macchina sognando di conoscerla
siamo
la generazione più incasinata di sempre , a cavallo tra una melodia e
una schitarrata grunge , dei mondiali persi ai rigori , della paura
dell’aids e delle droghe cattive , di quell’ansia maledetta di sapere se
tutti sono tornati a casa .
del film più bello di Spielberg , degli ultimi di Fellini e Monicelli , di seven , dei soliti sospetti , Forrest Gump .
Di John Travolta che balla ancora però stavolta grasso e drogato
degl’ultimi
Pink Floyd ,di chi stava della parte dei Nirvana , chi dei Peal Jam , o
tra i Blur o gli oasis , delle adolescenti seminude in tv , di deejay
television , delle partite col commento della Gialappa , dell’Heiniken
jammin’ festival ad Imola , degl’happy hour in spiaggia che ci
ubriacavano in meno di mezz’ora .
andavamo
in piazza a cercarla ma poi invece era al centro commerciale , al mare
ed invece era all’ acqua parco che non ci sono le alghe .
La sera si esce : si va al pub .
Incasinati
erano i nostri libri , i nostri cd sparsi ovunque e con le plastiche
sbeccate , i vestiti tutti su una sedia accanto al letto …
Ma
le amicizie , quelle erano forti , forse fortificate da tutta questa
confusione , scalciavamo quella odiosa X passando il tempo assieme ,
cercando di non farci mai inghiottire da questo tempo. Scazzavamo spesso
, ci aiutavamo sempre .
Sapevamo chi aveva bisogno di noi senza alcun aiuto di un social
La confusione di quei anni è stata ” ordinata ” poi da internet , la globalizzazione e le Playstation
gli
anni novanta sono stati gli anni dei nostri vent’ anni e quindi sono
per forza gli anni che non dimenticheremo mai : folli e malinconici ,
completamente incredibili e questo perfetto mix , forse è ancora dentro
noi , forse rimarrà sempre
e che ci emoziona ricordare nel corso del nostro cammino “
Roberto Cumali