Francesco Milza rieletto presidente di Confcooperative Emilia Romagna

“Dobbiamo ripensare modelli produttivi, organizzativi e di erogazione dei servizi”

Secondo mandato pieno per Francesco Milza alla
guida di 
Confcooperative Emilia Romagna,
associazione che riunisce 1.580 imprese cooperative con 228.000 soci,
86.000 addetti e un fatturato complessivo di 14,2 miliardi di euro.



L’Assemblea
dei delegati riunitasi questa mattina in modalità mista (con una
rappresentanza presente al Palazzo della Cooperazione di Bologna nel
rispetto delle
norme anti-Covid e la restante parte collegata in diretta streaming),
ha riconfermato per altri quattro anni la fiducia al presidente uscente
Milza, che guiderà l’Organizzazione regionale fino al 2024. 


La votazione
si è svolta al termine dell’Assemblea “
Costruttori
di bene comune. Bisogni che sfidano il futuro
” alla quale sono intervenuti in video-collegamento l’arcivescovo di Bologna card.
Matteo Maria Zuppi
, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola
De Micheli
 e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano
Bonaccini
. Presenti, tra gli altri, anche i vertici nazionali di Confcooperative (il presidente Maurizio
Gardini
, il direttore generale Fabiola
Di Loreto
, il segretario Marco
Venturelli
) e i rappresentanti regionali di Legacoop e Agci.


Rinnovato
nel corso dell’Assemblea anche il consiglio regionale di
Confcooperative Emilia Romagna composto da 60 membri (un terzo le donne)
e anche il collegio
dei revisori dei conti.

Cinquantasei
anni, socio e amministratore delegato della cooperativa di servizi
logistici San Martino di Piacenza che dà lavoro a oltre 1.700 persone,
Milza inizia
così il suo secondo mandato pieno alla presidenza di Confcooperative
Emilia Romagna dopo essere subentrato ‘in corsa’ a fine 2013 e dopo la
riconferma nel 2016.


Ringrazio
tutti gli amici cooperatori per la fiducia che hanno nuovamente
manifestato nei miei confronti – ha dichiarato Milza al termine delle
operazioni di voto
-. Negli ultimi quattro anni (2016-2019) le imprese del sistema
Confcooperative Emilia Romagna hanno creato oltre 10.000 nuovi posti di
lavoro (+13,4%), dimostrando tutta la loro vitalità economica e capacità
di resilienza. Ma oggi il futuro si presenta molto
più incerto. Ci aspettano quattro anni difficili, caratterizzati dalle
conseguenze economiche e sociali dell’
emergenza sanitaria Covid-19.
Dovremo ripensare modelli organizzativi, produttivi e di erogazione dei
servizi, dimostrando di essere costruttori di bene comune anche in
questa situazione”.


Da un’indagine interna al sistema Confcooperative
Emilia Romagna 
condotta
nelle settimane scorse su un campione rappresentativo di circa 300
cooperative,
è emerso come il 64% abbia attivato gli ammortizzatori sociali a causa
dell’emergenza sanitaria e oltre la metà preveda importanti riduzioni di
fatturato per il 2020. In particolare, il 35% prevede un calo di un
terzo del volume d’affari, il 20% addirittura
parla di un calo del 50%. Inoltre, per il 40% delle cooperative queste
riduzioni non saranno recuperabili.


Questi
dati ci confermano la drammaticità del momento che stiamo vivendo – ha
detto Milza –, eppure è proprio davanti alle difficoltà che la
cooperazione ha sempre
dimostrato la validità del suo modello economico inclusivo e
mutualistico. Le cooperative nascono e si sviluppano laddove
intercettano i bisogni delle comunità e vi rispondono generando
un’economia sostenibile capace di redistribuire le risorse e ridurre le
disuguaglianze. 


Lo abbiamo visto in questi quattro anni con le
cooperative di comunità sorte nei borghi dell’Appennino, con le
cooperative di workers buyout nate per salvare aziende, con la
cooperazione sociale che inserisce nel lavoro persone con disabilità
generando ogni anno 20 milioni di euro di risparmi per la Pubblica
amministrazione in regione, e ancora lo abbiamo visto con la
cooperazione agroalimentare che anche grazie alla crescita dell’export è
riuscita a garantire un adeguato reddito agli agricoltori. 
Questa
mission al servizio delle comunità va portata avanti 
anche nella ‘nuova normalità’ in cui oggi siamo immersi,
dove i bisogni a cui dare risposta sono incredibilmente aumentati.


La
cooperazione – ha sottolineato Milza – deve farsi trovare pronta sin da
subito per questa sfida, insieme agli altri attori economici e alle
Istituzioni di ogni
livello, alle quali chiediamo sostegno concreto alle imprese a partire
da liquidità, investimenti pubblici, vera sburocratizzazione e
valorizzazione del sistema integrato pubblico-privato dei servizi”.


Sottolineando l’importanza del Patto
per il Lavoro
 adottato
dalla Regione Emilia-Romagna come modello di condivisione costante con
le Organizzazioni
di categoria, il presidente di Confcooperative Emilia Romagna ha
inoltre auspicato la prosecuzione di questo metodo anche in futuro,
ricordando come “le decisioni economiche più importanti prese dalla
Regione durante questo periodo così drammatico, così come
le posizioni nei confronti del Governo, sono sempre state oggetto di
confronto”.


Infine, Milza ha ricordato come anche in Emilia-Romagna stia proseguendo il percorso dell’Alleanza
delle Cooperative
. “Alcune difficoltà ci hanno rallentato – ha detto – ma non ci siamo fermati. Il rapporto con le altre centrali cooperative
è costante, a partire dall’attività di rappresentanza che spesso viene portata avanti in maniera condivisa”.

DICHIARAZIONI DEGLI OSPITI

CARD. MATTEO MARIA ZUPPI – ARCIVESCOVO DI BOLOGNA E PRESIDENTE CONFERENZA EPISCOPALE DELL’EMILIA-ROMAGNA

Ci
dimentichiamo troppo facilmente che siamo tutti sulla
stessa barca e che qualcuno su questa barca ha bisogno di aiuto, una
consapevolezza che invece è propria del Movimento cooperativo. Lo
abbiamo imparato durante la pandemia, ma purtroppo già adesso tendiamo a
scordarcelo. Non c’è niente di peggio che sprecare
la pandemia e restare nella nostra autoreferenzialità.


Papa
Francesco nell’omelia di Pentecoste ci ha messo in guardia da tre
rischi: il vittimismo che non ci fa cercare con convinzione, il
narcisismo che non ci fa
guardare negli occhi gli uni degli altri, il pessimismo che ci toglie
fiducia e speranza. Sempre il Papa ha accostato la cooperazione
all’immagine evangelica delle quattro persone che accompagnano il
paralitico: abbiamo bisogno della forza e del contributo
della cooperazione per vivere la Dottrina Sociale della Chiesa con
un’unione profonda tra spirituale e sociale”.

STEFANO BONACCINI – PRESIDENTE REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Il
Patto per il Lavoro in questi 5 anni ci ha aiutato a recuperare
150.000 posti di lavoro e portare fino al 2019 la disoccupazione al
4,7%, vicino alla soglia fisiologica. Ma con le conseguenze
dell’emergenza sanitaria ci troveremo entro fine anno tra i 40 e i
60.000 posti di lavoro perduti. Adesso come non mai la velocità
degli interventi è una variabile fondamentale per ricominciare a
crescere già nel 2021.

Serve
un nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima che dobbiamo scrivere
insieme per uno sviluppo sostenibile, perché a fare insieme si sbaglia
meno. Per questo
a breve riconvocheremo le parti sociali. Occorre anche la
collaborazione del Governo: abbiamo 4 miliardi di cantieri, opere e
infrastrutture da sbloccare e sarebbe gravissimo non utilizzare i fondi
del Mes per la nostra sanità”.

ON. PAOLA DE MICHELI – MINISTRO ALLE INFRASTRUTTURE E AI TRASPORTI

Un
piano Marshall
europeo che arriva nelle nostre case con questa potenza numerica e
valoriale deve essere trasformato dalla nostra intelligenza collettiva
in una progettualità che abbia una concretezza maniacale. Dobbiamo
sapere che tutto quello che abbiamo pensato in questo
tempo deve avere sviluppo concreto nei prossimi mesi per poter
diventare progetti finanziabili dai fondi, perché questi progetti devono
diventare opportunità di lavoro e di cambio del nostro modello di
sviluppo e di organizzazione della società. Rispetto a
questa sfida, con tutte le risorse che abbiamo nella nostra
disponibilità, chiedo a Confcooperative, al sistema delle imprese
dell’Emilia-Romagna e alla filiera del lavoro di essere protagonisti di
una progettualità possibile, di una concretezza che ha sempre
caratterizzato il nostro mondo della cooperazione”.

 

Giovanni Bucchi

Addetto stampa Confcooperative Emilia Romagna

mail stampa.er@confcooperative.it

Sito www.confcooperativemiliaromagna.it 

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