Ha approvato numerosi interventi di fiscalità locale
Coordinati a livello di Unione dei Comuni della Bassa
Romagna, con l’intento di agevolare cittadini e imprese per
favorire la ripartenza in seguito all’emergenza sanitaria da
Covid-19.
Tutte
le relative deliberazioni sono state approvate con i voti favorevoli
dei gruppi Pd e Officina delle Idee e l’astensione di Lega Romagna
ad esclusione di quella riguardante l’applicazione delle aliquote
della nuova Imu che ha visto la Lega contraria.
Per
quanto riguarda innanzitutto il regolamento
per l’applicazione della nuova Imu e le relative aliquote da
applicare per l’anno 2020,
è prevista una moratoria per l’acconto di giugno, con
disapplicazione di sanzioni e interessi per versamenti eseguiti entro
il 16 ottobre.
Vi
è poi l’assimilazione ad abitazione principale dell’alloggio
posseduto dagli anziani ricoverati che hanno preso residenza in
istituti di ricovero/sanitari e l’esenzione per gli immobili di
enti del terzo settore in comodato al comune.
Viene
inoltre confermata l’aliquota zero per fabbricati “beni merce”,
destinati cioè dall’impresa proprietaria alla vendita, con
un’importante modifica che consiste nell’abbattimento ad appena l’1
per mille per le aree fabbricabili poste in centro storico nel
periodo in cui vengono realizzati interventi di recupero degli
immobili. In tal modo si intende ulteriormente agevolare il recupero
del centro storico. Viene infine abbattuta del 50 per cento l’Imu
per aree edificabili sottoposte a vincolo in vista di un futuro
esproprio.
Sul
fronte del regolamento
delle entrate
sono state snellite le procedure deflattive e semplificate e ampliate
le possibilità di rateizzazione.
Per
quanto concerne la Tari,
dal punto di vista delle utenze
domestiche
vengono mantenute inalterate la tariffe, confermando gli sconti per
il conferimento in area ecologica e prevedendo un fondo per aiutare
le famiglie in situazioni di disagio socio-economico nel pagamento
della tassa sui rifiuti. Per le utenze
non domestiche
è stato fatto uno sforzo supplementare per aiutare le aziende, le
imprese e gli esercizi in questo periodo difficile, riuscendo ad
arrivare a una tariffa per l’anno 2020 inferiore in media di quasi
il 24 per cento rispetto all’anno precedente, con una
differenziazione per tipologia di attività in base al periodo di
chiusura. Tale decisione si inserisce all’interno di un percorso di
costante confronto con le associazioni, che coinvolge molteplici
aspetti (anche il Cosap oltre alla Tari) per garantire il massimo
sostegno possibile alle imprese per la ripartenza. Sempre a questo
proposito la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha
incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria
nell’ambito del percorso per la ridefinizione del Patto strategico
per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Per
tutti poi sono state differite al 30 settembre le scadenze previste
nei mesi di maggio e giugno 2020 della prima rata Tari, così come
dell’imposta
sulla pubblicità.
Relativamente
al Cosap
(Canone per l’occupazione del suolo pubblico),
già oggetto di provvedimenti di esenzione e semplificazione adottati
nella prima fase dell’emergenza, si è proceduto alla
regolamentazione dell’occupazione di suolo da parte di impianti
telefonia e wireless e all’esenzione per i mercati o altre forme di
commercio, in specifiche situazioni, nell’ottica di promuovere
iniziative di carattere commerciale di interesse pubblico.