San Patrizio non rinuncia alla solidarietà
Nonostante
lo spettro della pandemia da Covid-19 continui ad aleggiare
sul nostro paese anche successivamente alla riapertura delle
attività e dei servizi,lo spirito di solidarietà che anima i volontari
dell’Istituto Oncologico Romagnolo non si fa intimorire
Se le misure volte al contenimento dei contagi sono in
ogni caso da osservare per la sicurezza di tutti, specie
quelle in materia di assembramenti, vengono escogitatinuovi
format con cui declinare gli eventi di beneficenza
a sostegno della lotta contro il cancro, per non far
mancare a pazienti e ricercatori il meritato supporto. È con
questo spirito, dunque, che è stato annunciato chela 36° edizione “Sagra del Tortellone Sanpatriziese”
prenderà comunque il via: anche se, ovviamente, in una
veste molto particolare ed inedita.
L’evento, che
aprirà i battenti venerdì 28 agosto per terminare Domenica 30, permetterà infatti a chiunque voglia
approfittare delle specialità gastronomiche romagnole
preparate dalle “azdore” volontarie di non rinunciare a
quella che è oramai una grande tradizione del territorio
lughese, che attira ogni anno migliaia di visitatori e che
ha portato alla causa della lotta contro il cancro, negli
anni, più di 250.000 euro di contributi. Per evitare
assembramenti non si potrà consumare alcun pasto in loco:
le persone che vorranno fare la differenza per i pazienti
della Romagna avranno la possibilità di ritirare da
asporto, presso l’ex Scuola Elementare di via Mameli 72,
le prelibatezze del menù pensato dai membri
dell’Associazione Sagra del Tortellone Sanpatriziese. I
volontari seguiranno i seguenti orari:
venerdì 28 dalle 18.30; sabato 29 dalle 18.30; e domenica
30 dalle 11 e dalle 18.
Ovviamente
si tratta di un
format che va a discapito dello spirito di
convivialità che anima questi eventi, ma che punta comunque
a preservarne non solo la missione solidale, come spiega
Luca Lazzarini, Consigliere IOR: «In questo periodo
di difficoltà legata alla pandemia Covid il Consiglio
direttivo, con non poche difficoltà, ha deciso di mantenere
l’appuntamento in programma anche se in modalità ridotta per
mantenere viva la tradizione di una Sagra che quest’anno
festeggia i 36 anni di attività. Crediamo, ora più che
mai, che
il terzo settore in generale, e i malati oncologici in
particolare, abbiano bisogno del nostro sostegno e debbano
essere tutelati con tutti i nostri sforzi.
Da questa
forte motivazione nasce la volontà di organizzare la Sagra
seppure solamente in modalità di asporto. Preparare la pasta
ed allestire tutto il necessario non è stato certamente
facile, soprattutto a causa della
volontà di preservare la salute delle persone più
anziane, che come sappiamo sono quelle più a rischio, ma
soprattutto sono il cuore pulsante del nostro volontariato.
Spero con tutto il cuore che il prossimo anno possano essere
nuovamente in prima fila per offrire il loro prezioso
contributo: il loro sapere è sempre stato e sempre sarà
fonte di aiuto, ispirazione e coraggio per le generazioni
future. Concludendo voglio ringraziare tutti quanti coloro
che ci stanno sostenendo nell’organizzazione e quanti lo
faranno partecipando alla nostra Sagra nei prossimi giorni.
Nella speranza di poterci incontrare nuovamente tutti seduti
sotto il nostro stand al più presto,
per il momento aspettiamo tutti il 28-29-30 agosto presso
la nostra sede di San Patrizio, in via Mameli 72».
L’iniziativa
ha ricevuto anche il plauso del
Sindaco di Conselice, Paola Pula. «Le nostre sagre
sono l’esperienza collettiva più significativa per il nostro
territorio: ci mancano molto perché di massa, popolari e
vivaci. Ringrazio l’Associazione Sagra del Tortellone
Sanpatriziese che, nonostante le tante difficoltà, ha voluto
mantenere l’appuntamento, tenendo viva l’esperienza seppure
in versione ridotta:
si tratta del modo migliore per continuare a curare la
relazione fra i volontari e mantenere la coesione sociale,
così necessaria in momenti difficili. Avere
organizzato l’iniziativa in un momento come questo credo sia
di buon auspicio e di speranza, per poter tornare a
svolgerla in modo completo ed entusiasta nel futuro».
Paolo
Grillandi
Comunicazione
– Ufficio Stampa
Istituto Oncologico Romagnolo ONLUS