Un pesante “controsenso”
Grande
malcontento e dispiacere nella comunità di Lugo ha suscitato la
decisione della direzione generale dell’Ausl Romagna di non concedere
una proroga al dott. Faccani Roberto, amatissimo medico di base,
massimalista per 43 anni, costretto a cessare il rapporto in
convenzione con l’Ausl, come vuole la legge, al compimento del 70°
anno di età.
Particolarmente apprezzata la disponibilità a
prolungare ogni giorno la permanenza in ambulatorio ben oltre
l’orario indicato in tabella, ad effettuare sempre le visite
domiciliari, a collaborare con i medici ospedalieri nell’ ottica
dell’integrazione tra Medicina Ospedaliera e Medicina Territoriale.
Tutti sottolineano il carattere solare, generoso, disponibile, sempre
pronto ad ascoltare, consigliare ed incoraggiare: molto apprezzata
anche la consuetudine di recarsi a trovare i pazienti ricoverati in
ospedale.
La città di Lugo e la Bassa Romagna risentono della
carenza strutturale nazionale di medici di base: troppi in pensione e
da qui al 2023 si calcola che 16.000 posti non saranno coperti in
tutta Italia.
Nella Bassa Romagna si evidenziano zone carenti a Lugo,
Voltana, Longastrino, Bagnacavallo, Conselice, Massa Lombarda,
Sant’Agata sul Santerno. Emersa di recente zona carente anche a
Marina di Ravenna. I progressivi pensionamenti di numerosi medici di
famiglia hanno fatto sì che ora vi siano migliaia di persone rimaste
senza medico di base a Lugo e nella Bassa Romagna.
Negli anni 60-70′
vi fu un boom di laureati in medicina, situazione che indusse a far
scendere da 72 a 70 anni l’età della pensione per dare lavoro ai
giovani, ma ora questa ondata si sta esaurendo e le sostituzioni si
sono rivelate insufficienti, anche a causa di un’errata
programmazione universitaria a livello nazionale (numero chiuso,
specialità carenti, ecc…).
Notevole
disagio ha creato inoltre il grave ritardo con cui sono state inviate
ai pazienti le lettere che informavano del pensionamento del dott.
Faccani Roberto, previsto per 8 settembre: lettere che avrebbero
dovuto essere inviate almeno un mese prima e che invece sono state
recapitate dopo il 3 settembre. Questo ha creato file interminabili
di pazienti che si affollavano in ambulatorio per prenotare esami e
richiedere ricette pochi giorni prima della data fatidica.
Il
dott. Faccani Roberto continuerà a svolgere attività in libera
professione nello stesso studio e sarà disponibile per visite
domiciliari e sostituzioni.