Si votano i candidati non più i partiti
Salvini a tanti dei suoi speravano in un 6 a 0, è finita in parità 3 a 3, un risultato quindi che premia il centro sinistra, il PD in particolare, visto che ormai i Cinque Stelle dal primo delle politiche sono diventati il quarto partito e i modesti risultati di Italia Viva e di Azione, due cespugli, ancora meno la sinistra del PD.
Un PD che vince dopo aver subito tre scissioni, dove sarebbe oggi se tutti fossero rimasti in casa a confrontarsi democraticamente, ma da dentro casa!
Un PD che vince però per suoi candidati, per Emiliano e per De Luca, se loro due possono definirsi del PD?!
Altrettanto a destra con i successi personali di Zaia e di Totti.
Il pensiero, le posizioni politiche degli italiani sono radicalmente cambiati, ora giudicano le persone, votano chi dia loro fiducia.
Bello e giusto così, finalmente, le ideologie sono definitivamente scomparse, la fiducia nei partiti è annegata.
Sono gli uomini che danno le gambe, fanno camminare, le idee.
E’ tempo che i partiti ne prendano atto, il risultato delle ultime politiche ne furono il primo forte segnale.
Sono i voti che si prendono alle elezioni, il quanto piaci agli elettori che devono far fare carriera in politica, Zingaretti è il leader del PD perchè ha vinto le regionali nel Lazio.
L’anno scorso da noi ha vinto Bonaccini, non il PD e non è un caso quindi che si sia parlato di lui come nuovo segretario del PD se le elezioni di ieri fossero andate male per noi.
Esattamente il contrario di quanto avviene ancora a Lugo (dove arriviamo sempre dopo), dove è da sempre che il segretario del partito diventi candidato a Sindaco, e non l’eletto, il gradito dai lughesi, poi a fare carriera politica.
Arrigo Antonellini