La CNA chiede più risorse per il bonus sanificazione

Si riduce al 9%, invece del 60% promesso, il credito d’imposta previsto  

Brutta
sorpresa per le tante imprese che, per rispettare i protocolli di
sicurezza approvati d’intesa con il Governo, hanno realizzato
investimenti per mettere
in sicurezza lavoratori e ambienti di lavoro.

Le spese sostenute dalle
imprese per le sanificazioni e l’acquisto di dispositivi di protezione
sono state, in tutta Italia, oltre 1,27 miliardi di euro. 

Le risorse
messe in campo dal Governo per finanziare il
credito d’imposta (200 milioni per il 2020), tuttavia, sono state
ampiamente insufficienti e hanno obbligato l’Agenzia delle Entrate a
ripartire le risorse, portando quindi il credito d’imposta dal 60%
previsto a un misero 9%.

“Lo
sforzo economico sostenuto dalle imprese per rispettare tutti i
protocolli e riprendere a lavorare in totale sicurezza merita
altrettanto impegno da parte del
Governo” sottolinea Massimo Mazzavillani, direttore della CNA di
Ravenna. “Auspichiamo, pertanto, che il Governo rifinanzi il fondo,
ripristinando il credito d’imposta al 60%, come originariamente
previsto”.

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