Può succedere se si vende una piazza
Sono stati scritti i classici fiumi d’inchiostro pieni di sacrosante lamentele, da un lato, e di precisazioni del Comune sul perchè da quasi vent’anni ormai la piazza sia in questo stato pietoso, dall’altro.
Appare però necessario risalire al punto di partenza, quando il Comune, appunto all’inizio degli anni 2.000, stipulò uno “strano” accordo pubblico-privato con la società “Foro Boario”, accordo con il quale tra l’altro il Comune “vendeva” parte della piazza alla stessa società e quindi ad un privato.
In casa propria, negli spazi pubblici, non ci sarebbero sentenze della Magistratura, ricorsi, carte bollate, avvocati, per dare ai cittadini ciò che hanno diritto di avere, nel caso una pubblica piazza. Ma la XIII giugno non è più tutta una pubblica piazza, è stata in parte “venduta”.
Erano gli anni in cui da qualche parte si leggeva negli strumenti urbanistici del Comune di Lugo l’eventualità di valutare l’ipotesi di vendere, oltre ad una piazza, anche il Pavaglione…
Arrigo Antonellini