Tanta
confusione e la soluzione potrebbe essere al gusto di caffè
di Daniele Baldini
Che l’Italia sia un paese di allenatori, arbitri e Giudici sportivi che percepiscono i calciatori come dei “Semidei della mitologia” è un dato consolidato da tempo ma che per il caso della mancata presentazione del club partenopeo, su disposizione dell’Asl di Napoli, all’Allianz Stadium di Torino per la partita contro la Juventus divenisse un caso di Stato su cui è stato necessario l’intervento del Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, non lo avrei mai immaginato.
Sono giorni che il dibattito è acceso oltre i media coinvolgendo tutti i livelli sociali e luoghi, dal bar con il caffè delle sette all’ufficio, e con le più articolate scuole di pensiero dettate dalla simpatia e/o antipatia nei confronti dei Club, tanto per essere più chiari potremmo dire: “juventini contro il resto del mondo”.
I primi fermi per una linea “dura” convinti che non sia invocabile il legittimo impedimento per il Napoli e pertanto un 3-0 a tavolino è giusta sentenza, sul fronte opposto gli “anti” che invocano, quale giusto verdetto del Giudice Sportivo, il legittimo impedimento e di conseguenza il recupero del match.
Un dibattito sterile, a volte aggressivo nel linguaggio, senza punto di incontro che potrebbe aver trovato una sintesi logica e di buon senso al bar, tra un caffè e un pasticcino, quando un cliente è intervenuto smorzando l’ennesimo scontro verbale tra due tavoli di opposta tifoseria e ottenendo l’effetto dell’arcobaleno dopo il temporale, che piace a tutti e rasserena: “ La partita, visto anche il particolare momento che stiamo vivendo, dovrebbe essere congelata fino a termine campionato e solo nel caso in cui una delle due squadre per una differenza di 3 punti dovesse essere penalizzata per il raggiungimento di un obiettivo rilevante come la vittoria del Campionato o l’accesso alle Coppe si dovrebbe disputare.”
Una soluzione, un suggerimento.? sicuramente una riflessione dettata da un amante dello sport ma soprattutto da un uomo rispettoso del valore della vita e consapevole che il calcio è solo uno sport nonostante gli interessi economici in “ Gioco”.
Daniele Baldini