I
piazzali dei gommisti sono sommersi da tonnellate di pneumatici fuori
uso
CNA
e FEDERPNEUS, in rappresentanza dei rivenditori specializzati di
pneumatici e delle officine di autoriparazione, hanno inviato una
lettera al Ministero dell’Ambiente
per sollecitare interventi urgenti per il problema dei ritardi nei
ritiri degli pneumatici fuori uso (PFU).
Da mesi gli operatori del
settore segnalano problemi di questo tipo, piazzali pieni di PFU in
attesa di ritiro che espongono le aziende a rischi ambientali
e sanzioni di natura amministrativa e penale legate al superamento dei
quantitativi consentiti in deposito temporaneo presso le officine. Tutto
questo avviene nonostante il regolare versamento del contributo
ambientale.
In particolare, le associazioni di categoria chiedono nell’immediato le seguenti soluzioni:
-
la sospensione temporanea delle sanzioni
alle imprese che presentino una richiesta di ritiro inevasa o, in
alternativa, un adeguato ampliamento di detti limiti, anche in virtù
degli oggettivi effetti negativi derivanti, sull’intera
filiera, dall’emergenza sanitaria; -
Rafforzare l’attività di vigilanza del
Ministero sull’operare dei Consorzi e degli altri operatori direttamente
coinvolti nella gestione dei PFU; -
un aumento del target di raccolta,
parametrato ai quantitativi effettivi di PFU che necessitano di essere
correttamente raccolti con un equo incremento dell’attuale contributo
ambientale se necessario.
Il
Presidente di FEDERPNEUS, Giancarlo Veronesi, commenta: “la nostra
richiesta è di affrontare con urgenza il problema prima che il cambio
gomme stagionali comporti
un vero e proprio collasso del sistema, ma è necessario anche
introdurre meccanismi che garantiscano la certezza del ritiro a tutti
gli operatori che versano regolarmente il contributo PFU: chi opera
diversamente provvederà a pagare in proprio il ritiro, come
oggi devono fare purtroppo molti operatori onesti”.
Il
Portavoce Gommisti di CNA Ravenna, Mirco Malavolti, evidenzia che
“molte aziende, non solo del territorio Ravennate, stanno vivendo un
momento di particolare
difficoltà per un servizio di ritiro degli pneumatici fuori uso non
adeguato alle esigenze di un corretto smaltimento degli stessi, vecchi e
nuovi problemi che stanno mettendo a rischio l’attività di chi ha
sempre lavorato onestamente.
CNA chiede maggiori
tutele per le imprese che operano nel rispetto delle regole, più
controlli sulla filiera di raccolta e sui canali distributivi che
immettono sul mercato grandi quantità di pneumatici su cui non viene
versato contributo ambientale. Ci preme, infine richiamare
l’attenzione anche sul fenomeno dei grandi quantitativi di pneumatici
importati illegalmente, con l’effetto deprecabile di creare evasione
IVA.”