Attivare le “school streets” (strade scolastiche)

 Mobilità sostenibile


Il Gruppo Europa Verde ha presentato una
risoluzione, inserita nell’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa, per spronare la Giunta regionale ad
attivare in Emilia-Romagna le “school streets”.

Si tratta
di strade o piazzali in prossimità delle scuole, in cui –
temporaneamente durante gli orari di entrata e uscita dei ragazzi e
ragazze, o anche permanentemente – è interdetta la circolazione e la
sosta delle auto affinché si possa raggiungere la scuola in sicurezza
a piedi o in bicicletta. 

La percorrenza delle school streets è
consentita infatti solo a pedoni, bici, mezzi per il trasporto dei
disabili ed eventualmente scuolabus.

“Davanti alle scuole, soprattutto nei grandi centri urbani, si assiste
da diversi anni alla sosta selvaggia delle auto dei genitori degli
alunni in corrispondenza degli orari di ingresso e uscita da scuola dei
figli.

La congestione delle auto interessa aree
stradali di solito limitate e non predisposte all’assembramento di un
così elevato numero di auto –
sottolinea Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde e Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
-.

Questo problema, che si ripete 6 giorni su 7 della settimana e
per tutto l’anno scolastico, oltre all’immagine sgradevole di caos,
consegna un messaggio diseducativo per i ragazzi e genera una serie di
problematiche quali altissimi livelli di smog a
causa delle emissioni di gas di scarico dalle auto, incidenti a
ciclisti e pedoni anche tra i bambini, e ingorghi della circolazione
nella rete stradale adiacente. 

Per contrastare queste problematiche, in
molti paesi del nord Europa sono state già sperimentate
con successo le “school streets”. 


Europa Verde, con la mia
risoluzione, chiede alla Giunta regionale di impegnarsi a promuovere
l’introduzione, da parte dei Comuni, delle strade scolastiche, una
opzione oggi facilitata dall’integrazione del Codice della
strada con un comma che autorizza le “zone scolastiche” in cui è
garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente.
 

Attivandole, si contribuirebbe sia a ridurre l’inquinamento atmosferico,
in linea anche con gli obiettivi del Piano aria integrale
regionale 2020, sia a incrementare la sicurezza stradale. Si
favorirebbe, inoltre, l’adozione da parte di genitori e alunni di
modalità di spostamento attive e non inquinanti, come l’andare a scuola
in bicicletta o a piedi, anche in gruppo con i cosiddetti
bicibus e pedibus, in uso anche in alcune città emiliano-romagnole. Si
tratta di modalità che hanno anche il vantaggio di stimolare i processi
di socializzazione e autonomia dei bambini rispetto all’accompagnamento
da parte dei genitori”.

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